Commercio, consumi ancora fermi

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A ottobre la variazione tendenziale è a +0,1% dopo un risultato mensile di -0,1%. Migliorata solo la domanda per i beni e i servizi ricreativi e per le comunicazioni

Neppure con l’autunno i consumi degli italiani hanno ripreso quota. La situazione è ferma e le famiglie perdurano nel loro atteggiamento prudente verso le spese non strettamente necessarie.

Lo dice l’ultimo report mensile di Confcommercio, segnalando che l’Indicatore dei Consumi (ICC) ha registrato a ottobre un calo mensile dello 0,1% ed una variazione tendenziale pari a +0,1%.
“Una tendenza in linea con il quadro congiunturale che – si sottolinea nel report- continua ad essere caratterizzato da molteplici elementi d’incertezza”, stante la stentata riprese dell’economia italiana.

In termini di media mobile a tre mesi – informa Confcommercio – l’indicatore flette leggermente, confermando il permanere, anche all’inizio del quarto trimestre, di un atteggiamento estremamente cauto verso i consumi.

In dettaglio, la diminuzione deriva da una stasi della componente relativa ai servizi e da una flessione dello 0,2% della componente relativa ai beni. Per quanto riguarda le singole macro-funzioni di spesa, valori positivi di un certo rilievo hanno riguardato solo la domanda per i beni e i servizi ricreativi (+0,7%) e per i beni e i servizi per le comunicazioni (+0,4%), mentre si registrano modeste variazioni positive per l’abbigliamento e le calzature (+0,2%) ed i beni e servizi per la cura della persona (+0,1%).
In netta discesa, infine, i consumi per beni e servizi per la mobilità (-1,6%) determinata da un rallentamento delle vendite di auto e moto ai privati.