Milano in positivo. Giù Mps, bene Unicredit

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Andamento incerto per il Ftse Mib. Ma prevalgono i segni più, con Intesa, Banco popolare, Ubi e A2a

Si mantiene elevata, a due giorni dal  voto sul referendum costituzionale, la volatilità in piazza Affari. Anche stamattina l’indice Ftse Mib ha oscillato in avvio sopra e sotto la parità, ma intorno alle 10 sembra aver preso con più decisione la strada del rialzo, e segna un progresso dello 0,78%.

La crisi politica innestata dal voto non ha in ogni caso scatenato il panico sul mercato, anche perché prende corpo l’idea di un esecutivo che, dopo che il governo Renzi avrà approvato la legge di Bilancio, metta mano alla legge elettorale per arrivare al voto con nuove regole.

Si attende intanto la riunione della Bce, che giovedì dovrebbe, secondo le previsioni, annunciare un prolungamento del programma di quantitative easing. Nel frattempo anche i titoli di Stato italiani reggono: oggi il Btp decennale rende, sul mercato secondario, l’1,95%, e lo spread sul bund tedesco si colloca a 163 punti base, un livello tranquillizzante.

L’euro è in lieve calo, ma si mantiene ven al di sopra dei minimi toccati nella notte del referendum: oggi è scambiato sopra quota 1,07 dollari.

In lieve ribasso il greggio, (51,45 dollari al barile il Brent e 54,68 dollari il Wti).

Tra i principali titoli della Borsa milanese, Banca Mps resta osservata speciale, e anche stamattina cede circa tre punti percentuali. La crisi politica mette a rischio il piano di salvataggio della banca, che prevede un aumento di capitale di 5 miliardi; 1,028 miliardi sono stati già raccolti con la conversione in azioni dei bond subordinati, che ha fruttato un po’ meno del previsto.

In rialzo invece Intesa Sanpaolo, a più 1,8%, dopo che il Ceo Carlo Messina ha escluso un takeover su Mps. Positiva anche Unicredit (+2,28%); l’istituto ha avviatto negoziati in esclusiva per la cessione di Pioneer ad Amundi. Secondo il Wall street journal, la valutazione di Pioneer potrebbe oscillare intorno a 3,7-4,3 miliardi di euro. 

In verde Banco popolare, Popolare Milano, Ubi e Bper.

E bene le utilities con A2a e Italgas.