Piazza Affari debole, giù Unicredit, corre Mediaset
Indici in lieve calo in Europa in attesa della Federal Reserve
Seduta debole per piazza Affari, che a metà seduta viaggia con l’indice Ftse Mib di poco sotto la parità. In calo anche i listini europei, in attesa della riunione di oggi della Federal Reserve: il rialzo dei tassi di interesse appare scontato, e già l’attenzione si è spostata su possibili nuovi ritocchi nella prima metà del 2017.
In piazza Affari prosegue la corsa di Mediaset, su del 4,9% dopo l’enorme balzo di ieri (+31,9%). Fininvest ha annunciato la sua contromossa all’offensiva della francece Vivendi, che ha rastrellato il 12,32% del capitale della società televisiva: la holding di casa Berlusconi ha comunicato ieri sera a mercato chiuso di aver acquistato oltre 27 milioni di azioni Mediaset, e di avere acquisito il diritto di rilevare, oggi, altri 14 milioni di azioni: con queste due mosse Fininvest arriverà a controllare quasi il 40% di Mediaset (il 39,775% del capitale avente diritto). Ieri Fininvest aveva anche annunciato di aver presentato alla Procura della Repubblica di Milano e per conoscenza alla Consob una denuncia per manipolazione del mercato nei confronti di Vivendi.
In rosso Unicredit che cede il 2,5% all’indomani dell’annuncio dell’aumento di capitale da 13 miliardi di euro e del nuovo piano strategico.
Giù anche Banca Mps (-1,4%). Oggi il Cda potrebbe riaprire la conversione dei bond subordinati, estendendo l’offerta agli investitori retail. Intanto dalla Bce è arrivata la comunicazione ufficiale del no alla proroga dei termini per l’aumento di capitale fino al 20 gennaio 2017.
In verde invece Banco Popolare e Popolare di Milano, che hanno annunciato di aver firmato ieri l’atto notarile di fusione tra i due istituti: la fusione sarà efficace dal 1° gennaio prossimo, e ne nascerà il nuovo Banco Bpm che, una volta ottenute le necessarie autorizzazioni da parte di Borsa italiana, dal 2 gennaio sarà quotato sull’Mta (con contestuale delisting di Banco Popolare e di Popolare Milano.