Btp e Bund, lo spread sale a 200 punti

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E’ il livello massimo da quasi due anni e mezzo, cioè da ottobre 2014. Ad allargare la forbice del rendimento contribuiscono le incertezze politiche nella Ue

Dopo quasi due anni e mezzo di vita tranquilla, l’incubo dello spread si riaffaccia sui mercati.
Il differenziale di rendimento tra il Btp italiano e il Bund tedesco di pari durata decennale si è infatti impennato a favore di quest’ultimo titolo e a danno del decennale italiano.

In pratica, gli investitori spinti dalle tante incertezze politiche che attraversano l’Europa comprano “carta sicura”, ossia Bund tedeschi, abbandonando gli acquisti di titoli percepiti come meno solidi, come le emissioni del debito italiano.

Parallelamente alla risalita della spread, il tasso sul benchmark decennale italiano, cioè il nostro Btp, ha raggiunto il 2,37%, toccando nuovi massimi da luglio 2015.

Secondo molti operatori, a mettete sulla graticola il mercato obbligazionario sono in particolare le prossime elezioni presidenziali francesi, il cui primo turno si terrà a fine aprile e la campagna elettorale è già iniziata.

Una vittoria di Marine Le Pen, che aprirebbe la strada a un’ondata anti-establishment, potrebbe significare (come è nel programma della leader del movimento francese) l’uscita di Parigi della zona euro, anche se al momento i sondaggi danno la candidata di estrema destra perdente al secondo turno.