Eurozona: bene manifattura e servizi, occupazione in crescita

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L’indice Pmi Markit è salito a 56 punti, il livello più alto da sei anni

Il settore privato dell’Eurozona ha segnato, a febbraio, una crescita inaspettata: l’indice Pmi Markit è balzato a 56 punti, dai 54,4 di gennaio, portandosi al livello più alto dall’aprile del 2011. Il dato è nettamente superiore alle attese degli analisti che avevano previsto un calo a 54,3 punti.

La crescita ha effetti positivi anche sull’occupazione. La creazione di nuovi posti di lavoro ha toccato i massimi da agosto 2007 spinta da una domanda robusta e da ottimismo per il futuro. Il sotto indice che misura l’occupazione si è attestato infatti a 54,3 punti.

Secondo Markit, dopo questa accelerazione la crescita economica potrebbe toccare lo 0,6% nel primo trimestre.

In crescita, a febbraio, entrambi i sottoindici che compongono il Pmi Markit: quello relativo al settore manifatturiero dell’Eurozona è salito a 55,5 da 55,2 di gennaio, il livello più alto da aprile 2011, mentre il Pmi servizi è balzato a 55,6 da 53,7. Il sottoindice dei servizi relativo al ‘new business’ è arrivato a quota 55,8, il massimo da circa sei anni.

L’indice Pmi Markit è elaborato sulla base delle risposte a un sondaggio da parte dei responsabili acquisti delle imprese private, ed è considerato un indicatore attendibile dell’evoluzione economica. Un valore superiore a 50 punti, in particolare, è sintomo di un’economia in ripresa.