Piazza Affari passa in rosso con Generali e Banco Bpm

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A metà seduta l’indice Ftse Mib viagga a -0,25%. Acquisti su Eni e Fca

Indici in peggioramento a Milano e in Europa, con l’eccezione di Francoforte, che mantiene un progresso dello 0,5%. L’indice Ftse Mib di piazza Affari a metà seduta cede lo 0,25%, e anche Londra e Parigi viaggiano sotto i livelli di venerdì. Oggi Wall street resterà chiusa per la festa del President’s Day.

Stabile il cambio euro / dollaro, a quota 1,06. Lo spread aumenta ancora leggermente rispetto all’avvio, toccando quota 189,5 punti base.

Tra i principali titoli della Borsa milanese, si mantiene positiva Fiat Chrysler, che sale dello 0,85%. Il comparto automobilistico resta sotto i riflettori mentre sono in corso le trattative tra Peugeot-Psa e General Motors per l’acquisizione di Opel. Bene anche Eni, su ci circa l’1%.

Aumenta invece il calo di Generali, a -1,6%. Il gruppo triestino ha annunciato venerdì, dopo la chiusura dei mercati, di aver acquisito il 3,10% del capitale di Intesa Sanpaolo, e avviato la procedura per porre termine al prestito titoli precedentemente annunciato: prestito che era stato una mossa difensiva per fermare la banca che ora, se vuole prosegure nella sua scalata a Generali, deve muoversi attraverso un’Opa o un’Ops.

Intesa Sanpaolo intanto viaggia sotto la parità, mentre Unicredit ha decisamente ridotto i guadagni della mattinata e segna un rialzo frazionale nell’ultimo giorno di scambi sui diritti per l’aumento di capitale. Intanto la Fondazione Crt ha sottoscritto interamente, pro quota, l’aumento di capitale, per un importo di 220 milioni. La partecipazione della fondazione in Unicredit è di circa l’1,7%. Passa in rosso Bper (-0,8%); i giornali insistono sull’ipotesi che l’istituto potrebbe incrementare la sua partecipazione in Arca Sgr, acquisendo le quote di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca.

In deciso ribasso Banco Bpm, giù dell’1,8%.

Intanto Banca Mps, che resta sospesa dagli scambi in Borsa dopo il fallimento dell’aumento di capitale, starebbe, secondo indiscrezioni, valutando la vendita di un blocco di crediti deteriorati per un totale lordo di 27,7 miliardi di euro. La mossa va in direzione delle richieste della Bce per consentire la ricapitalizzazione precauzionale di Mps da parte del Tesoro.

Sull’Aim si registra il brillante debutto di Telesia, che è stata sospesa in rialzo in avvio e ora sale del 9,5%. La società del gruppo Class Editori è leader nella “go tv”.