Commento di State Street al meeting del Comitato per la Politica Monetaria (MPC) di Bank of England

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A seguito del meeting odierno del Comitato per la Politica Monetaria (MPC) di Bank of England, Timothy Graf, responsabile della macro strategy per l’area EMEA di State Street Global Markets e Alan Wilson, active fixed income portfolio manager di State Street Global Advisors, hanno così commentato:

Commento di Graf: “Dopo i recenti avvertimenti circa il fatto che i mercati non avessero adeguatamente prezzato il potenziale rialzo dei tassi di interesse, sembra che il MPC sia intenzionato a procedere con la propria politica monetaria restrittiva in risposta all’inflazione che si attesta al di sopra del target. Prima del meeting, le curve dei tassi di interesse a breve termine del paese erano molto piatte e la sterlina ponderata su base commerciale era molto vicina ai minimi raggiunti a seguito del referendum. L’atteggiamento più deciso di oggi potrebbe dare impulso al rialzo di entrambe”.

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Commento di Wilson: “Contrariamente a quanto atteso dal mercato, il MPC ha rafforzato il suo atteggiamento da falco durante il meeting di settembre. Dalla riunione di oggi è emerso chiaramente che il Comitato ha esaurito la pazienza per quanto riguarda le aspettative sui tassi di interesse basati sul mercato – l’economia ha riportato performance in linea con le previsioni della BoE, mentre i dati sul mercato del lavoro sono scesi al disotto delle stime del tasso di disoccupazione di inflazione stabile (NAIRU) e, allo stesso tempo, è ripreso il calo della sterlina legato alla Brexit. C’è stato però anche un calo del pricing dei tassi basati sul mercato. Mentre Michael Saunders e Ian McCafferty sono gli unici a favore di un incremento del tasso di interesse base, dividendo il Comitato con una votazione di 7 – 2, si evince però dal tono dei verbali che la posizione più decisa del MPC si è sostanzialmente consolidata. Se da un lato il dissenso dei falchi del comitato si è ormai diffuso, dall’altro è comunque poco probabile che, dopo il meeting, si proceda con un inasprimento della politica monetaria. Sembra che il MPC abbia imparato la lezione impartita dalla BCE nel 2011; eviterà un inasprimento prematuro della politica monetaria vista la pressione inflazionistica transitoria. Può anche darsi che il MPC continuerà a usare questo stratagemma che lo spinge a lanciare dei segnali di un atteggiamento più aggressivo per incoraggiare il mercato a sminuire le attese inflazionistiche per proprio conto, almeno fino a quando la debolezza scaturita dalla Brexit non faccia ritornare, nel corso del primo semestre del 2018, l’Indice dei Prezzi al Consumo (CPI) verso il suo valore target”.