Inflazione UK tocca i massimi da 5 anni

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L’inflazione nel Regno Unito ha raggiunto i massimi da oltre cinque anni, arrivando al 3%. L’indice dovrebbe stabilizzarsi su questi livelli, prima di tornare a scendere nel 2018, e tenendo conto del fatto che gli effetti del calo della sterlina stanno iniziando a scemare.

La crescita salariale non è aumentata allo stesso ritmo dei prezzi al consumo. Oltre a un calo nei consumi si è assistito infatti ad un processo di indebolimento della crescita: pertanto, al calare dell’inflazione, si prevede una stabilizzazione dei consumi.

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Molto dipenderà dall’andamento delle negoziazioni sulla Brexit da qui in avanti.

Nel caso in cui non si dovesse raggiungere un accordo, probabilmente si assisterà a un ulteriore deprezzamento della valuta britannica, mentre l’inflazione, a sua volta, sarà soggetta a nuove pressioni rialziste.

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Comunque sia, qualora il Regno Unito e l’Europa riuscissero a trovare un accordo, la sterlina potrebbe rafforzarsi e l’indice dei prezzi, calare più rapidamente.

Per quanto riguarda la Banca centrale inglese, molti ritengono che la BoE stia adottando un tono “da falco” alla luce dell’attuale dato sull’inflazione che appare, temporaneamente, alto. Un eventuale indebolimento dell’indice dei prezzi al consumo ridurrebbe le possibilità di futuri rialzi dei tassi di interesse.

Una valutazione che, in realtà, riflette in maniera imprecisa l’approccio della BoE. I membri del consiglio direttivo britannico ritengono che l’economia stia migliorando, come attesta il calo del tasso di disoccupazione. Una contrazione che, in futuro, comporterà pressioni inflazionistiche a livello domestico. Un rialzo dei tassi di interesse a novembre continua a sembrare probabile.


Mitul Patel – Head of Interest Rates – Janus Henderson Investors