I mercati potrebbero essere stati un po’ troppo veloci a valutare eventuali ulteriori aumenti dei tassi

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I mercati globali si sono ripresi bene dall’attacco di panico dello scorso anno. Questo è ancora più straordinario in quanto né la prospettiva microeconomica sugli utili societari né la prospettiva macroeconomica dei dati economici indicano un miglioramento significativo delle prospettive economiche.

D’altra parte, tuttavia, la situazione è cambiata: l’anno scorso, la Federal Reserve stava seguendo un percorso costante di aumenti dei tassi d’interesse. Ad ogni riunione i tassi di interesse sono stati sistematicamente aumentati dello 0,25%. Inoltre, la Fed ha lasciato ridurre il bilancio a un tasso predefinito come comunicato nel 2017. In altre parole, la Fed stava lentamente ma sicuramente privando il sistema di liquidità. Con l’indebolimento dei dati economici, sono aumentate le critiche alla politica monetaria “con pilota automatico”. Per la gioia dei mercati, la Fed ha ascoltato queste preoccupazioni e ha promesso un approccio più “flessibile” per il futuro. Il grafico mostra il netto cambiamento nella valutazione del mercato sul futuro andamento della politica monetaria. Alla fine di ottobre 2018, gli investitori si aspettavano ancora che all’inizio del 2020 il tasso sui federal funds salisse verso il 3%. Per contro, i mercati dei derivati ??si aspettano che i tassi di interesse rimanessero invariati per un po’ di tempo. Vedono addirittura un calo del tasso d’interesse di riferimento all’inizio del prossimo decennio.

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Jörn Wasmund, Head of Fixed Income di DWS, ritiene che la verità potrebbe stare tra i due estremi: da un lato, il tasso dei federal funds è attualmente solo marginalmente al di sopra del tasso di inflazione core. Almeno su questa misura, la politica monetaria non può essere definita restrittiva. Questo dovrebbe ridurre il rischio di rallentamento della crescita. D’altra parte, la disoccupazione negli Stati Uniti è insolitamente bassa e né la Fed né i mercati possono sapere con certezza come potrebbe essere fra un anno. In questo contesto, è rassicurante che la Fed stia rispondendo pragmaticamente a un cambiamento della situazione economica invece di seguire dogmaticamente un corso predefinito. “Dipendenza dai dati” è un altro modo per descrivere questo pragmatico approccio. Naturalmente, non vi è alcuna garanzia che le decisioni che ne derivano soddisfino sempre gli investitori.

 

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