Da giugno si applica recupero perequazione e riduzione pensioni d’oro

Roberto Carli -

Giugno è un mese delicato sul fronte previdenziale. In applicazione delle disposizioni contenute nella Legge di Bilancio si applica infatti la riduzione dei trattamenti pensionistici superiori a 100 mila euro su base annua e il conguaglio della perequazione (il recupero cioè dell’inflazione).

Su entrambi i profili è intervenuta l’Inps con il Messaggio n.1926 del 20 maggio con cui fornisce le opportune indicazioni. Partendo dal primo profilo il prelievo, in vigore dal 1 gennaio è pari al 15% per la quota di importo da 100.001 euro a 130.000 euro, al 25% per la quota da 130.001 euro a 200.000 euro, al 30% per la quota da 200.001 euro a 350.000 euro, al 35% per la quota da 350.001 euro a 500.000 euro, al 40% per la quota eccedente i 500.000 euro. L’intervento opera sui trattamenti pensionistici a carico delle gestioni previdenziali obbligatorie relative ai lavoratori dipendenti, pubblici e privati, e a carico della gestione separata INPS.

Qualora il soggetto sia titolare di più di un trattamento pensionistico, si prende in considerazione l’importo complessivo dei trattamenti. Sono esclusi dall’ambito di applicazione delle riduzioni i trattamenti pensionistici liquidati integralmente secondo il sistema contributivo. La riduzione riguarderà quindi esclusivamente gli importi calcolati con sistema retributivo o misto.

Sono escluse dall’intervento le pensioni di invalidità a carico della gestione esclusiva, quali le pensioni di privilegio dipendenti da causa di servizio e le pensioni di inabilità ordinaria riconosciute a seguito di cessazione dal servizio per infermità non dipendente da causa di servizio, inabilità assoluta e permanente, invalidità, pensioni riconosciute a favore delle vittime del dovere o di azioni terroristiche.

L’Inps sottolinea che l’elaborazione centrale ha provveduto a calcolare la riduzione mensile, ripartirla in misura proporzionale sui trattamenti assoggettati, calcolare il conguaglio per il periodo gennaio-maggio ovvero, per i trattamenti con decorrenza nell’anno 2019, dalla data di decorrenza fino al 31 maggio 2019, impostare il recupero del debito in tre rate, sulle mensilità di giugno, luglio e agosto 2019, ridurre corrispondentemente l’imponibile fiscale dei trattamenti, su base mensile e annua. Il secondo intervento riguarda i titolari di pensioni superiori a tre volte il trattamento minimo inps che dal 1° gennaio 2019 hanno visto scattare nuove (e più penalizzanti) fasce di perequazione delle pensioni con la legge di bilancio per il 2019 rispetto a quanto previsto originariamente.

L’Inps aveva proceduto al ricalcolo delle pensioni in godimento sulla base della nuova normativa a partire dalla mensilità di Aprile 2019 ) rimandando ad una data successiva, che decorre ora da giugno, il recupero della maggiore indicizzazione concessa nei primi tre mesi del 2019 (gennaio – marzo 2019).

L’Inps informa poi che sul cedolino di pensione saranno esposte in maniera analitica e con descrizione dedicata anche le voci relative alle trattenute sopra descritte. Sul cedolino di giugno 2019 viene riportata poi la modalità di calcolo della riduzione delle pensioni di importo elevato.