Telecom Italia, All’eterna ricerca della svolta in Borsa

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Da inizio anno Telecom Italia segna un guadagno del 9%*, sottopeformando il FTSE MIB del 10%* ma rimanendo tutto sommato allineato allo STOXX Europe 600 Telecommunications. Dal minimo del 14 agosto, il titolo della maggior tlc italiana ha recuperato circa il 18%*. Ma cosa si nasconde dietro al rally di

Tim? Il tema governance è stato centrale negli ultimi mesi ed è culminato con l’uscita di Fulvio Conti dalla carica di presidente di Telecom Italia. Le sue dimissioni erano nell’aria da tempo, ma l’ufficializzazione è arrivata lo scorso 26 settembre. Una nuova riunione del CdA è prevista il prossimo 21 ottobre per decidere sulla nomina del nuovo presidente.

Tra i temi sul tavolo resta la possibile conversione delle azioni di risparmio in ordinarie ma anche il dossier Open Fiber per la creazione della rete unica con Tim. Negli ultimi giorni il titolo è stato preso di mira dagli acquisti sulla scia dei rumor, secondo cui Telecom starebbe valutando l’idea di separare le attività dei suoi 23 data center e quotarle in un secondo momento su Borsa Italiana.

Secondo le fonti, lo spin off e la successiva IPO (prevista nel secondo semestre del 2020) consentirebbe al gruppo di ottenere circa un miliardo. In pratica, il piano replicherebbe quello che Telecom ha già effettuato con le sue torri wireless. Tim non ha commentato tali indiscrezioni, ma alcuni analisti avrebbero già apprezzato l’operazione e vedono spazio per ulteriori rialzi.

Attualmente il target price medio è di 0,63 euro*, segnalando una rivalutazione potenziale circa del 19%*. Quanto alla view, 16 sono gli analisti che raccomandano l’acquisto (Buy), pari al 61,5%* del totale, mentre 5 consigliano di mantenere le azioni in portafoglio (Hold) e 5 suggeriscono la vendita (Sell). Sui multipli Telecom è a sconto rispetto ai peer sia sul P/E 2019 che sul 2020 e così anche l’EV/Ebitda, che risulta a sconto su entrambi gli anni.

*Fonte dati: Bloomberg Finance L.P