Elezioni USA: L’arrivo dell’onda azzurra

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Con le previsioni per la corsa alla Casa Bianca che vedono Joe Biden ancora in testa, la riconferma della maggioranza democratica alla camera dei rappresentanti che appare scontata, e la corsa per il senato che rimane sul filo del rasoio, ma con proiezioni di voto che danno anche qui i Democratici in testa, la cosiddetta “Blue-Wave” resta ad oggi lo scenario considerato più probabile.

L’agenda democratica è molto chiara, e in caso di maggioranza al Congresso e ottenimento della Presidenza, ci possiamo aspettare una implementazione piuttosto radicale degli stimoli all’economia e tasse. L’aspettativa è di vedere un pacchetto di stimoli per un massimo di 2,4 trilioni di dollari già a gennaio/febbraio 2021, un sostanziale incremento della spesa governativa e per le infrastrutture, compensato tuttavia da un incremento della pressione fiscale in particolare per le aziende, che comporterebbe un aumento della corporation tax dal 21% al 28% così come una maggiore tassazione dei redditi più alti, con alcune frange radicali del Partito Democratico che vorrebbero una tassazione fino al 90%.

In questo scenario, utilizzando il modello macroeconomico a cui la Federal Reserve è solita riferirsi per le proprie analisi (il modello FRB/US), considerato il pacchetto di stimoli è possibile stimare un incremento del PIL americano del 2-3% per l’inizio del 2022 ed un incremento dell’inflazione dello 0,2%-0,3%. Dal punto di vista dei tassi d’interesse, la Federal Reserve dovrebbe rivedere pertanto al rialzo le stime, alzando I tassi già nel 2023 invece che nel 2025 come attualmente previsto dal mercato. Lo “shock” dell’onda azzurra premierebbe ovviamente le società legate al modello di sviluppo democratico, quindi tutto il settore dei cosiddetti titoli “ciclici”, dal cemento per le infrastrutture, ai trasporti alle energie rinnovabili.

Al contrario, la vittoria di Trump comporterebbe l’implementazione di un pacchetto di stimoli di circa 1,5 trilioni principalmente incentrato sulla crescita, senza un aumento della tassazione, che favorirebbe dunque le società ben posizionate ed internazionali come Amazon. L’onda azzurra provocherebbe un riassetto significativo degli equilibri economici americani e rappresenta quindi il “rischio” principale per il mercato.