A novembre pesa la fiducia nella ripresa asiatica

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Le preoccupazioni relative alle elezioni negli Stati Uniti e la seconda ondata di Covid-19 in Europa hanno ridotto i flussi degli ETF nel mese di ottobre, con una raccolta di 42,7 miliardi di euro rispetto ai 48,6 miliardi del mese precedente. Queste preoccupazioni hanno ridotto gli investimenti negli ETF azionari globali a 17,4 miliardi di euro, ovvero quasi il 50% in meno rispetto agli afflussi registrazioni a settembre, pari a 33 miliardi di euro. Il reddito fisso è stato apprezzato maggiormente questo mese con una raccolta di 25,4 miliardi di euro.

Più nello specifico, di seguito l’analisi dei flussi europei del mese:

Obbligazioni: mentre i flussi globali hanno favorito il reddito fisso, i flussi nel mercato europeo degli ETF sono rimasti in linea con il recente trend osservato, con afflussi nel reddito fisso inferiori a quelli nel comparto azionario e pari a 1,7 miliardi di euro. Le preoccupazioni relative alle prospettive economiche per l’Europa hanno comportato deflussi dagli ETF societari dell’Eurozona, sia investment grade che high yield, rispettivamente di 1,15 miliardi di euro e 439 milioni di euro. I deflussi totali dalle strategie di debito societario sono stati pari a 1,41 miliardi di euro, riflettendo le preoccupazioni circa le prospettive economiche europee ed anche la propensione di alcuni investitori a prendere profitto. La fiducia nella capacità dell’Asia di riprendersi più rapidamente dalla pandemia di Covid rispetto all’Europa si è dimostrata con investimenti nei fondi esposti ai titoli governativi cinesi e dei mercati emergenti, rispettivamente per 778 milioni di euro e 592 milioni di euro. Nel mese di ottobre, gli afflussi nei titoli di Stato sono stati pari a 2,74 miliardi di euro.

Azioni: gli ETF azionari registrati in Europa hanno catturato 2,6 miliardi di euro di afflussi questo mese. Il nervosismo pre-elettorale ha spinto gli investitori a disinvestire 1,3 miliardi di euro dalle strategie nordamericane, mentre le preoccupazioni per il rapido aumento del Covid hanno comportato una riduzione di 296 milioni di euro dalle strategie dell’Eurozona. Al contrario, la capacità dell’Asia di controllare il virus ha incrementato la fiducia degli investitori nei mercati emergenti e in Cina, con gli ETF esposti a queste regioni cha hanno raccolto rispettivamente 554 e 413 milioni di euro. Gli investitori sono tornati ad investire nelle strategie utilizzate durante il primo lockdown – investendo 531 milioni di euro nel settore sanitario. Il ritorno allo smart working ha inoltre spinto gli investitori a disinvestire dalle strategie immobiliari e smart city, che hanno registrato deflussi pari a 30 milioni di euro e 16 milioni di euro. Da inizio anno, i disinvestimenti dal settore immobiliare hanno ormai raggiunto i 543 milioni di euro. Negli ultimi 10 mesi, le strategie azionarie settoriali e quelle ESG sono state apprezzate, mentre gli investitori si sono allontanati dagli ETF che replicano gli indici principali e dagli ETF Smart Beta. Gli afflussi da inizio anno verso gli ETF ESG sono stati pari a 22,9 miliardi di euro, mentre gli ETF settoriali hanno attirato 15,4 miliardi di euro. I deflussi dalle strategie Smart Beta sono stati di quasi – 7 miliardi di euro e, nonostante gli afflussi nel corso dell’estate, i principali indici rimangono a circa – 6 miliardi di euro da inizio anno.