The Rise of the Machines

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Bipede, agile come un atleta olimpico, progettato per muoversi in ambienti difficili, Atlas, l’umanoide sviluppato dalla Boston Dynamics, a prima vista può sconcertare. O fare paura. Sta di fatto che si tratta indiscutibilmente di un prodigio tecnologico, a cominciare dalle sue movenze fluide. Se l’Atlante mitologico sorreggeva il mondo sulle spalle, Atlas potrebbe sostenerne perlomeno la rinascita industriale.

Problemi demografici, invecchiamento della popolazione, lavori usuranti, sviluppo dell’economia dei servizi… le sfide non mancano di certo per i settori manifatturieri, mentre le nostre esigenze in fatto di dispositivi elettronici, infrastrutture, mezzi di trasporto sono destinate a crescere.

Industria

Per risolvere l’equazione economica dell’industria, la robotica potrebbe fornire una risposta rivoluzionaria, in particolare ricorrendo ai robot industriali, come quelli della giapponese FANUC o della tedesca KUKA. Il lavoro uomo/macchina fa passi da gigante grazie ai robot collaborativi, i cosiddetticobots, come quelli di UNIVERSAL ROBOTS, produttore danese rilevato nel 2015 dall’americana TERDYNE per 285 milioni di dollari. Dotati di sensori intelligenti, questi robot di nuova generazione lavorano in tutta sicurezza a fianco di colleghi umani facilitando la produzione semi-automatizzata di beni. Una coppia uomo-macchina efficiente, resa possibile dall’unione dei punti di forza di entrambi.

Medicina

La corsa tecnologica non manca di fornire innovazioni anche nella medicina con l’avvento della chirurgia robotica. Da Vinci, piattaforma robotizzata di INTUITIVE SURGICAL, nata da una tecnologia sviluppata dalla Nasa, moltiplica le capacità del chirurgo – umano per ora – grazie ai suoi quattro bracci robotizzati e ai moduli di realtà aumentata che forniscono informazioni precise in tempo reale. La società californiana sviluppa anche robot capaci di eseguire interventi di chirurgia mini-invasiva, che facilitano il recupero post-operatorio del paziente.

Logistica

Un’altra tendenza in atto è l’adozione di sistemi robotizzati nei magazzini di logistica, principalmente a servizio dell’e-commerce. Per poter far fronte all’impressionante balzo in avanti degli ordini online, i magazzini devono aumentare la capacità e potrebbero perciò aver bisogno di sistemi intelligenti e altamente efficienti come i robot della giapponese DAIFUKU o della statunitense COGNEX.

Anche l’Intelligenza Artificiale (AI) al pari della robotica ha trovato un altro terreno fertile per le sue ondate di innovazione: l’IoT (internet degli oggetti) permette di connettere ogni singolo elemento di un sito produttivo a un sistema di controllo centralizzato. Un sistema capace di analizzare e ottimizzare in tempo reale la produzione o anche di intervenire proattivamente per evitare malfunzionamenti o interruzioni del flusso produttivo. Queste soluzioni intelligenti che coniugano le prodigiose capacità dell’AI con quelle della robotica rappresentano un terreno propizio dove coltivare la crescita futura dell’economia.

Utopia o volano di crescita, la robotica ha sicuramente un futuro promettente, con un mercato stimato in 90 miliardi di dollari per il 20301. Sono molte le aziende interessate e che costituiscono un potenziale bacino di crescita di cui dovrebbero beneficiare le nostre soluzioni di investimento tematico.