Il merchant banking come opportunità per il settore alberghiero

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Quando dall’estero viene analizzata la struttura imprenditoriale del settore alberghiero italiano la criticità maggiormente evidenziata è quella dimensionale.

Oltre 33.000 alberghi perlopiù a carattere famigliare con struttura patrimoniale piuttosto fragile e di conseguenza impossibilitati all’impostazione di strategie commerciali nonché economie di scala funzionali ad una maggiore competitività.

Una criticità che coinvolge in egual misura sia la componente gestionale che immobiliare, entrambe correlate nella creazione di valore.

Senza un buon rendimento gestionale difficilmente c’è valore immobiliare e di conseguenza la ricerca del rendimento immobiliare passa attraverso buone prassi gestionali.

Buone prassi che passano anche per la risoluzione degli elementi di criticità che sono stati descritti.

Ma noti gli elementi ostativi alla creazione di campioni nazionali, esiste una soluzione al problema?

L’ autore dell’articolo già dopo la crisi Lehman Bros si fece promotore di una ipotesi di lavoro, che vedeva una collaborazione stretta fra gli specialisti della finanza di impresa e dell’investment banking con gli attori del settore e le managerialità del settore alberghiero.

L’intervento delle merchant o investment banks “ diventerebbe funzionale non solo nell’attività di origination per la ricerca di potenziali investitori, quanto anche nell’individuazione di cluster target ovvero gruppi alberghieri frutto di analisi di specialisti da aggregare successivamente in veri e propri progetti industriali in grado di intressare investitori qualificati.

Nel 2009/2010 l’articolo precedente scritto iniziava con la fraseLa crisi a cui da anni stiamo assistendo non ha solo cambiato radicalmente il nostro modo di concepire gli affari, ma ha modificato anche il criterio con il quale vengono valutati i beni ed in particolare modo agli asset aziendali “ si lamentava ulteriormente che “ Nelle settimane precedenti il fallimento di Lehman Brothers nel 2008, uno degli aspetti più allarmanti fu l’impossibilità da parte degli azionisti e del management della banca d’affari di determinare il valore di alcuni attivi (immobiliari e finanziari) che erano iscritti in bilancio a valori che il mercato non riconosceva più e che quindi non avrebbe acquistato. Da qui l’impossibilità di liquidarli per far fronte ad un debito garantito da quegli stessi valori iscritti a bilancio che a quel punto diventarono irreali.

Gran parte di questi concetti sono stati rafforzati dalla crisi del Covid che evidentemente ci ha sorpresi con molte criticità ancora irrisolte malgrado sia passato oltre un decennio dall’ultima crisi finanziaria.

L’intervento di banche d’affari eleverebbe anche la cultura di impresa nell’accesso al credito visto che, anche per un ritardo nella comprensione delle dinamiche alberghiere da parte del sistema bancario, oggi la banca è l’unico canale di accesso ai finanziamenti ed il mutuo ipotecario la forma più diffusa.

Un mutuo con sottostante un immobile spesso valutato con criteri non più adeguati al mercato nonché fuori dalle logiche tipicamente alberghiere che vedono la gestione operativa come elemento cardine per la creazione del valore.

Il Covid ha ulteriormente rafforzato la convinzione  già espressa nell’articolo precedente che “quando si iscrive a bilancio un’attività, il valore di un immobile o di una partecipazione, questo valore non è determinato da una valutazione oggettiva, quanto piuttosto soggettiva. Soggettiva in quanto l’attribuzione di un valore dipende da una scelta/strategia di investimento, nonché da particolari situazioni di mercato rilevate nel momento in cui l’investimento viene effettuato. Non possiamo aver certezza per il futuro che determinate condizioni rimangano costanti, visto che possono cambiare i fattori macroeconomici, geopolitici, i trend, come pure le aspettative degli operatori economici.”

Un investimento che spesso può anche essere difficile da smobilizzare in assenza di un prodotto “ liquido “ o fatto diventare liquido attraverso quotazioni o per il tramite di partecipazioni vendibili.

Spesso si rimane ancorato al concetto di “mattone“ con tutto quello che ne consegue.

Oggi per il mercato alberghiero aprirsi alle logiche tipiche del merchant banking non è più una opportunità quanto una necessità.

Dall’altro lato soggetti finanziari in grado di capire la logica dell’investimento alberghiero possono senz’altro trovare ottime occasioni di investimento quanto di rendimento.