Il riscatto laurea è fortemente richiesto dai lavoratori italiani

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Il riscatto laurea suscita una fortissima attenzione nel nostro Paese soprattutto per l’effetto traino che ha determinato l’introduzione nel 2019 della nuova modalità agevolata.

Al di là infatti del suo utilizzo specifico il nuovo canale light ha riacceso i riflettori sul riscatto laurea come istituto da utilizzare sia per incrementare la futura pensione che per acquisire maggiore anzianità contributiva,  determinando una maggiore propensione a presentare domanda all’Inps. Emerge da un interessante focus contenuto nel Rapporto annuale dell’Ente di previdenza obbligatorio pubblicato di recente.

Quali sono le principali evidenze numeriche ?  L’approfondimento prende in considerazione l’intervallo   temporale compreso tra il 2016 e il 2020. In termini di trend il numero di domande di riscatto ricevute da INPS da parte dei dipendenti privati è cresciuta ogni anno dal 2016.

Nel 2019, con l’introduzione del riscatto agevolato, vi è un’accelerazione per cui il numero di domande triplica rispetto al 2018.  Nel 2019 il numero di pratiche lavorate a vario titolo per le domande di tipo ordinario aumenta da 27.105 a 46.650, un po’ meno del doppio. A ciò si aggiungono le pratiche generate dalle nuove agevolate, 27.205, un volume simile a quello legato alle ordinarie lavorate nel 2018. È bene notare, prosegue il Rapporto, che molte delle pratiche generate per le doman­de riguardano comunicazioni di annullamento, respingimento o semplice trasferimento tra sedi della domanda.

L’Inps pone poi in risalto come si registri una crescita molto marcata nelle richieste di riscatto ordina­rio che per gli uomini passano da 10.302 nel 2018 a 16.457 nel 2019, mentre coloro che richiedono il riscatto agevolato nel 2019 sono 11.081.

Anche in questo caso il numero di individui con richieste agevolate nel 2019 è molto vicino al numero di individui con richieste ordinarie nell’anno precedente all’introduzione dell’agevolazione, quasi a suggerire che il tradizionale volume di richieste effettuate tramite il vecchio sistema (ordinario) si sia spo­stato verso il nuovo (agevolato).

Le stesse tendenze si rilevano per le donne le cui richieste ordinarie raddoppiano tra 2018 e 2019 e il cui numero di richieste agevolate nel 2019 è molto vicino al numero delle ordinarie nel 2018. L’anno 2020 porta ad una leggera flessione nel numero di domande, ma la tendenza alla crescita rimane visibile sia tra gli uomini che tra le donne.

Si sottolinea ancora come la crescita del­le domande di riscatto è solo parzialmente spiegata dall’anticipo pensionistico. Infatti, se si guardano  gli individui di entrambi i sessi che hanno optato per Quota 100 nel 2019 o 2020 e che hanno riscattato (con almeno una domanda) negli anni dal 2016 al 2020, si ve­de che gli incrementi nel numero di individui che hanno richiesto il riscatto non derivano dall’incremento di coloro che hanno optato per l’anticipo e contemporaneamente riscattato la laurea.

Di fatto poco più di 2.000 individui che hanno ricevuto l’anticipo pensionistico lo hanno fatto attraverso il riscatto della laurea nel 2019 (con modalità ordinaria) a fronte di circa 31.000 individui complessivi che hanno richiesto il riscatto ordinario nel 2019, circa il 6%, mentre per il 2018 questa percentuale è poco più alta del 4%. Numeri molto più piccoli si rilevano nel caso degli individui che hanno fatto richieste agevolate.  L’incremento nei riscatti di laurea è quindi solo parzialmente dovuto alla volontà di anticipa­re la pensione attraverso le agevolazioni disponibili.

Il “punto di approdo” dell’approfondimento è che la reason why per cui il riscatto laurea ha avuto un’accelerazione nel gradimento del nostro Paese è da ricercarsi nella introduzione del riscatto agevolato che ha indotto ad un maggior livello di informazione sui plus dell’istituto