Gruppo Enercom: la smart city è uno spazio pensato su misura del cittadino

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Sicurezza, gestione dei rifiuti, illuminazione pubblica. Le smart city di oggi ripartono da qui, ma l’innovazione è un percorso continuo volto a migliorare la qualità di vita dei cittadini. Le città di domani dovranno ripensare anche la mobilità con forme di condivisione ed il tessuto urbanistico come un ecosistema dinamico. Si pensa a città più inclusive, capaci di abbattere il divario digitale che oggi esclude alcune fasce della popolazione: un modello valido anche per i Comuni più piccoli, che non devono essere lasciati indietro in questa rivoluzione.

Ne parliamo con Donato Stanca, AD di Simet – Gruppo Enercom.

Spesso, quando si affrontano i temi legati alle smart cities, si pensa a progetti urbani futuristici, ma quale è il reale significato di “città intelligente” per il Gruppo Enercom?

Il concetto di smart city si lega indissolubilmente a quello di innovazione sociale: le città intelligenti sono quelle che creano le condizioni infrastrutturali su misura del cittadino e delle sue esigenze, si tratta di un’innovazione progettata dal basso, attraverso l’ascolto e il coinvolgimento dei diversi attori locali coinvolti: cittadini, imprese, associazioni. La materia prima diventa l’informazione: le città si possono riqualificare e rinnovare anche attraverso il modo in cui le informazioni e le conoscenze vengono raccolte e condivise per produrre innovazione.

Ed è un tema assolutamente prioritario se pensiamo quanto sia collegato alla tutela ambientale: se guardiamo ai dati di una Ricerca degli Osservatori Digital Innovation, emerge che l’89% dei comuni considera rilevante o fondamentale il tema smart city, nessun comune lo definisce non rilevante e che nel 47% dei casi, l’emergenza sanitaria Covid-19 ha reso ancora più prioritario questo tema. Le startup si stanno posizionando, inoltre, tra gli attori principali di questo nuovo ecosistema: sempre secondo i dati degli Osservatori si stima che siano 32,3 miliardi di dollari le entrate generate dalle startup Smart City di tutto il mondo nel 2020 e 6,7 miliardi di dollari l’aumento dei ricavi delle startup Smart City nel 2021.

Mi può fare qualche esempio applicativo? Come si può rendere – nel concreto – una città più intelligente?

L’Unione Europea, per rendere meno complesso e misurabile il concetto di “smartness”, ha individuato delle aree di intervento e analisi: Environment (Ambiente, sostenibilità ed energia), Economy, People (Capitale umano), Governance (Gestione amministrativa), Mobility e Living (Qualità della vita e dell’abitare). La città intelligente è un’area urbana che utilizza tecnologie e servizi intelligenti che mettono le persone al centro.

Per fare un esempio applicativo possiamo citare le reti di sensori che rilevano e trasmettono i livelli di inquinamento ambientale: i sistemi di analisi collegati possono così suggerire e, dove possibile, attuare misure correttive sulla base dei dati raccolti; allo stesso tempo, i rilievi dei consumi energetici consentono di agire per ridurre gli sprechi. La capacità di comunicare in modo chiaro e trasparente queste informazioni consente, inoltre, di aumentare la consapevolezza dei cittadini, degli amministratori e delle imprese private sui temi della sostenibilità e della responsabilità ambientale.

Un esempio tangibile dell’impatto diretto sul territorio, sono gli interventi di efficientamento e riqualificazione degli impianti termici, realizzati dal Gruppo Enercom nel cremasco (nella stagione termica 2021/2022), che porteranno al Comune di Crema un risparmio del 17,40% nel 2021 e un taglio di 3.676,03 t CO2 (totale) sul territorio.

Tra gli applicativi recentemente testati ci sono, inoltre, sistemi che segnalano la velocità di guida consigliata mettendo in relazione i dati tra intensità del traffico e livelli di inquinamento. L’utilizzo di tecnologie di smart home aiuta, inoltre, a ridurre gli sprechi, spegnendo automaticamente la luce in ambienti vuoti o regolando le temperature in modo ottimale, anche in base al numero di persone presenti nella stanza. Un ulteriore approccio fondamentale è quello data driven: l’analisi e la gestione dei dati raccolti attraverso applicativi e tecnologie IoT, sono fondamentali per supportare le decisioni aziendali o i servizi offerti dalle municipalità e dalle amministrazioni pubbliche.

Avete una case history che ci volete raccontare?

Possiamo certamente citare il progetto di efficientamento e riqualificazione degli impianti del comune di Montegrotto Terme, arrivato in finale anche al Concorso Nazionale ECOHITECH AWARD 2021. La motivazione principale che ha portato l’Amministrazione Comunale a realizzare gli interventi è legata ad una forte sensibilità del territorio termale e dei suoi amministratori di valorizzare, grazie all’illuminazione, i tratti caratteristici del territorio, efficientando ma al contempo preservando componenti storiche d’impianto, elementi distintivi e di pregio.

Gli interventi eseguiti, progettati e realizzati dal Gruppo Enercom, hanno seguito quattro diverse linee di indirizzo, tra di loro interconnesse: efficientamento energetico, attraverso la riqualificazione degli impianti; il contenimento dell’inquinamento luminoso; gli interventi di adeguamento normativo e il miglioramento tecnologico, attraverso l’installazione nei quadri elettrici di dispositivi di telecontrollo capaci di modificare quotidianamente gli orari di funzionamento seguendo la variazione della luminosità naturale.

I risultati ottenuti grazie ad una riqualificazione di 3500 punti luce han permesso di raggiungere un risparmio energetico del 75%, pari al consumo di 600 abitazioni, contenendo le emissioni di CO2 di 650 t/anno e con una riduzione della spesa per l’ente pari a 350.000 euro l’anno.