5 buoni motivi per scegliere l’azionario asiatico

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Nonostante l’aumento dei tassi d’interesse, i titoli ad elevato dividendo continuano a rappresentare un’opportunità attraente per gli investitori alla ricerca di livelli reddito soddisfacenti. Anche se spesso si tende a concentrarsi su altre aree geografiche, l’azionario asiatico può risultare molto interessante e contribuire in maniera importante alla diversificazione del portafoglio.

Nel primo grafico, osserviamo che i dividend yield dell’area Asia Pacifico ex-Japan sono superiori a quelli offerti da altri mercati, come ad esempio gli Stati Uniti. Il dividend yield è dato dal rapporto tra il dividendo unitario pagato da una determinata azione e il prezzo dell’azione stessa.

 

 

Oltre a offrire un dividend yield più elevato, è bene considerare che le aziende asiatiche operano in una regione che nei prossimi cinque anni ci si aspetta beneficerà di una crescita economica superiore rispetto ad altre aree del mondo, come evidenziato dal secondo grafico. Si potrebbe obiettare che la crescita del PIL ha poco a che fare con i rendimenti degli investimenti. Tuttavia, in quanto investitore income sono alla ricerca di aziende che siano in grado di far crescere utili e dividendi nel tempo, preferibilmente in un contesto di maggiore crescita economica.

 

 

Guardando poi al set di opportunità nei mercati asiatici, il terzo grafico mostra la percentuale di società con un dividend yield superiore al 3% nelle diverse aree del mondo. Si può notare che circa il 50% delle aziende nell’Asia Pacifico ex-Japan e in Europa soddisfano tale criterio. Al contrario, le percentuali negli Stati Uniti e in Giappone sono di gran lunga inferiori (33% e 18% rispettivamente).

 

 

Si tratta di una misura approssimativa, ma dimostra chiaramente che gli investitori orientati al reddito possono trovare in Asia un’ampia gamma di società interessanti. Inoltre, i dividendi provengono da un numero relativamente ampio di aziende, mentre ad esempio nel Regno Unito risultano molto più concentrati su un numero più ristretto di società.

Proseguendo con l’analisi del quarto grafico, si può notare che meno di 10 titoli costituiscono il 50% del reddito generato dall’indice MSCI UK. Al contrario, la cifra corrispondente per l’Asia è vicina ai 50 titoli.

Ancora una volta, ciò dimostra l’ampio universo di opportunità che l’Asia offre agli investitori. Inoltre, il numero di titoli più elevato rende l’Asia una fonte di reddito potenzialmente più resiliente, poiché gli investitori dipendono meno dalle singole aziende rispetto ad altre aree.

 

 

L’ultimo grafico evidenzia infine un ulteriore elemento chiave che tutti gli investitori orientati al reddito dovrebbero considerare: la resilienza dei dividendi distribuiti da una società. Il grafico mette a confronto il cosiddetto dividend pay-out ratio delle società che compongono l’indice Asia ex-Japan rispetto all’indice britannico. Il pay-out ratio è il rapporto fra dividendi distribuiti e utili netti d’impresa. Rappresenta quindi la proporzione degli utili pagati come dividendi, che, come si può vedere, è più basso in Asia che nel Regno Unito.

 

 

Ciò significa che, anche in caso di rallentamento dell’economia e di volatilità sul fronte degli utili, le aziende asiatiche hanno a disposizione un buffer. Nel tempo, abbiamo potuto constatare che in Asia, quando gli utili sono sotto pressione, le aziende che hanno un pay-out ratio più basso non devono necessariamente tagliare i propri dividendi. Al contrario, questo buffer permette loro di incrementare il pay-out ratio fino a quando gli utili non si sono stabilizzati. Un rapporto di pay-out iniziale più basso offre anche un potenziale margine per una futura crescita dei dividendi.

Nel complesso, questi grafici mostrano tutta l’attrattività dell’azionario asiatico per gli investitori alla ricerca di income, offrendo dividend yield più alti rispetto a molti altri mercati e un’ampia gamma di opportunità.