Ecommerce italiani e commercio internazionale: come gestire la volatilità dei mercati valutari

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A livello macro la pandemia ha impattato duramente Il commercio internazionale, in ogni settore le aziende hanno dovuto adeguarsi per rispondere repentinamente all’evoluzione dello scenario globale, introducendo nuovi servizi e modalità processuali;  la transizione all’ecommerce è stata e sarà, con probabilità, la risposta più significativa e duratura a questa crisi. Nei prossimi anni, su questo fronte, l’Europa guiderà la crescita nei settori dell’elettronica e dei media, con un tasso annuo del +7% fino al 2025, seguita dagli Stati Uniti al 6,4% e dalla Cina al 5,4%. In Europa, gli Stati che trainano la crescita saranno la Germania, seguita da Regno Unito e Italia” dichiara Marta Bonati, Country Manager Ebury Italia, una delle principali società fintech leader a livello europeo nella gestione di incassi e pagamenti internazionali e nella copertura del rischio di cambio.

Secondo quanto riportato dal Report eCommerce di Statista, il segmento dell’elettronica ha raggiunto nel 2020 un fatturato globale complessivo di 419 miliardi di dollari, rappresentato per oltre l’80% dall’elettronica di consumo e per il restante 20% dalle vendite dei supporti fisici. L‘industria elettrotecnica rappresenta, inoltre, una delle componenti essenziali della manifattura italiana: sistemi di automazione industriale, impiantistica, componenti elettrici, hardware, software e non solo: i prodotti sono numerosi e con un alto tasso d’innovazione.

E lo provano anche i dati più recenti dell’export dell’elettrotecnica nel nostro Paese che nel periodo gennaio-maggio 2021 ha registrato un incremento dell’11,8%: il segnale più immediato di un mercato in ripresa e capace di raggiungere i propri obiettivi.

L’internazionalizzazione delle attività costituisce un passo fondamentale per una ripresa completa in vista dei prossimi mesi e il commercio online – che permette di vendere oltre confine a un mercato che si rivolge a 1,45 miliardi di consumatori nel mondo e cresce a ritmi del 9% all’anno – è pertanto fondamentale per un tessuto imprenditoriale come quello italiano, costituito principalmente da distretti industriali di microimprese e PMI, la cui vocazione all’export rappresenta il motore della crescita.

Il commercio internazionale espone, però, anche gli ecommerce ai rischi legati al cambio e alla volatilità dei mercati valutari; ad esempio, quando si registrano fluttuazioni inattese una delle situazioni che si può verificare è il deprezzamento della valuta estera concordata come mezzo di pagamento e la conseguente incertezza riguardo il valore in euro dell’importo che si incasserà.

Lavorare con valuta estera comporta, quindi, un rischio intrinseco per l’azienda e può impattare in modo negativo sul risultato economico che deriva dalla gestione caratteristica di un’impresa.

“Di fronte a questa molteplicità di eventi che potrebbero mettere a repentaglio le possibilità di incasso delle aziende, è consigliabile rivolgersi a professionisti operanti presso società specializzate nella gestione di incassi e pagamenti internazionali e nella copertura del rischio di cambio. Il mondo delle fintech può, infatti, supportare gli ecommerce italiani attraverso soluzioni ad hoc:

  • attraverso alcune piattaforme fintech è possibile ricevere i fondi direttamente nella propria valuta, effettuare pagamenti multivaluta in tutto il mondo e inviare denaro a fornitori, dipendenti e partner commerciali in tempi molto rapidi, riducendo la conseguente esposizione al rischio;
  • è possibile ottenere linee di credito, con opzioni di rimborso fino a 150 giorni dopo, per finanziare le importazioni internazionali, pagare i fornitori in anticipo ed essere supportati con il capitale circolante; questo consente di avere adeguati flussi di cassa al fine di accelerare la crescita dell’attività di e-commerce oltreconfine;
  • attraverso contratti a termine fisso, o flessibile, è possibile “bloccare” il tasso di cambio e usufruirne in futuro per proteggere la propria azienda dalla volatilità del mercato valutario.

In una fase di “ripresa” del commercio internazionale come quella che stiamo vivendo è quindi, importante, poter gestire al meglio questo rischio per intraprendere rapporti commerciali anche con Paesi extra UE per ampliare le opportunità di business e restare competitivi sul mercato” conclude Marta Bonati, Country Manager Ebury Italia.