Il mercato dei semiconduttori è ancora promettente?

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Grazie a una forte domanda di base e a un mercato finale in costante espansione, le aziende produttrici di semiconduttori e quelle che producono le apparecchiature necessarie per la loro produzione hanno garantito agli azionisti rendimenti eccezionali nell’arco di dieci anni, fino alla fine del 2021.

All’inizio di quest’anno, tuttavia, i timori di un rallentamento della domanda hanno iniziato a cambiare lo scenario.  Data la rapida crescita registrata negli ultimi anni dalle principali società del settore, le valutazioni sono diventate più difficili da definire. Molti investitori pensavano che la rapida crescita sarebbe continuata senza interruzioni. Invece, con il rialzo dei tassi d’interesse di quest’anno, i titoli ad alta capitalizzazione hanno subito un significativo de-rating.

Negli ultimi anni il nostro portafoglio US Large Cap Value ha detenuto diverse società di semiconduttori e semitecnologie, tra cui Texas Instruments, NXP Semiconductors e Applied Materials.  Molti dei nostri investimenti tecnologici hanno registrato buone performance e negli ultimi nove mesi abbiamo ridotto l’esposizione aggregata ai semiconduttori, poiché temiamo che le difficoltà registrate nelle catene di approvvigionamento possano aver portato a un eccesso di ordini che, a sua volta, probabilmente creerà una bolla nella domanda e una correzione delle scorte.

Alcune società del gruppo, tuttavia, sono state eccessivamente penalizzate dalla recente flessione. Qualcomm sembra essere stata coinvolta nel sell-off che ha interessato molti dei nomi a più alta capitalizzazione del settore informatico.  A breve termine, prevediamo che Qualcomm continuerà a capitalizzare sul lancio della telefonia mobile 5G in corso e, nel lungo periodo, che l’azienda beneficerà delle sue apparecchiature di connettività cellulare leader del settore in quello che prevediamo sarà un mondo sempre più connesso.