Mercato americano, tra prospettive di recessione e opportunità

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A circa dieci giorni dall’inizio della earning season, periodo in cui avviene il rilascio dei bilanci societari del trimestre passato, la seconda metà dell’anno comincia con un difficile quadro macroeconomico segnato, per la prima volta dai tempi del covid, da aspettative ribassiste sui dati legati agli utili. La pubblicazione dei bilanci societari americani dovrebbe vedere, escludendo il settore dell’energetico, una crescita negativa del 3%, con il settore azionario legato ai consumi discrezionali che risulterà il più colpito con una performance negativa del 15%.

Prevediamo che le prospettive di recessione e di deterioramento del quadro economico possano portare perdite per l’indice S&P 500 a perdere il 21% rispetto a un 30% in media per il settore azionario, insieme ad una contrazione degli utili con gli EPS (earning per share – utile per azione) a meno 13%, quindi facendo spostare l’attuale valore dato dal consenso di mercato da 230 a 200 dollari. Secondo i dati storici relativi a simili condizioni di mercato, la possibile recessione dovrebbe avere un impatto più pronunciato sui multipli PE, (price to earning – prezzo per utile), con una diminuzione del 20%, già osservabile nelle condizioni attuali. La correzione potrebbe portare, in caso di confermata recessione, ad un ulteriore ribasso degli EPS fino al 25%, e ad un livello minimo dello S&P di 3250. In questa fase del ciclo di mercato, abbiamo individuato opportunità in un paniere di titoli stabili con solidi track record legati ai settori energetico, bancario, settore sanitario, dei beni di prima necessità, e quindi ai beni di prima necessità, considerando le possibilità calcolata di una correzione degli utili per azione.