Pre meeting BCE e post dimissioni Draghi

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La reazione dei mercati al crollo della coalizione di governo italiana e alle dimissioni di Mario Draghi dal ruolo di Presidente del Consiglio non si è fatta attendere. Lo spread tra i BTP italiani a 10 anni rispetto ai Bund tedeschi, parametro ampiamente osservato per misurare il premio al rischio sul mercato del debito italiano, è cresciuto di 25 punti percentuali nel corso della settimana.

Questo potrebbe potenzialmente porre le basi per un interessante meeting della BCE, che avrà luogo più tardi, dal momento che la banca centrale vorrà indirizzare il dibattito sulla lotta contro l’inflazione e sulle ragioni che l’hanno spinta ad aumentare i tassi per la prima volta dal 2011.

Tuttavia, questo potrebbe spostare l’attenzione sul funzionamento del nuovo “strumento anti-frammentazione” della BCE. Maggiori dettagli di questo nuovo strumento di acquisto di bond dovrebbero essere presentati oggi e si presume che tale strumento serva per evitare che gli spread tra i paesi dell’eurozona si allarghino eccessivamente.

La volontà di contenere gli spread dei bond è giustificata dal fatto che una forte perturbazione del mercato obbligazionario potrebbe compromettere le capacità della BCE di controllare le condizioni monetarie.

Detto ciò, concentrare gli acquisti di obbligazioni su determinati paesi rende la BCE passibile di ogni sorta di contestazione legale. Un conto è proporre uno strumento per contrastare ciò che la BCE considerava un allargamento “ingiustificato” degli spread di rischio, mentre è tutt’altra storia è essere percepiti come contrari al fatto che i mercati aggiungano un legittimo premio di rischio alle obbligazioni italiane.