Per quanto ancora il value continuerà a brillare?

Natixis Investment Managers -

Dall’ultimo Strategist Survey di Natixis Investment Managers emerge come, tra tutte le proiezioni del secondo semestre dell’annno, il segno più eloquente dei tempi potrebbe essere il modo in cui sono cambiate le opinioni sulla pandemia: se la pandemia aveva infatti comportato un lockdown mondiale nel 2022 e la prosecuzione del lavoro da remoto nel corso del 2021, anche se le attuali varianti altamente contagiose si sono diffuse in tutto il mondo, solo il 9% degli strategist di mercato di Natixis IM considera uno stop delle attività causa COVID un possible rischio nella seconda metà dell’anno.

Una delle tendenze principali emerse dallo sconvolgimento generale innescato dalla pandemia è stata la sovraperformance dei titoli value. Nell’ultimo decennio, i tassi bassi e la contenuta volatilità hanno creato una marea montante in cui la maggior parte dei titoli ha registrato ottime performance. Di conseguenza, era più difficile trovare titoli sottovalutati. Ora, con l’aumento dei tassi e il ritorno della volatilità, le strategie value hanno fatto meglio di quelle growth. Quasi sei su dieci degli intervistati (58%) ritengono che la corsa si prolungherà almeno per qualche altro mese, mentre un quarto (24%) pensa che il value farà meglio del growth per qualche altro anno. Una percentuale ridotta – meno di uno su cinque (19%) degli intervistati – ritiene che il trend del value abbia già fatto il suo corso.

“Il ventaglio di opportunità sta cambiando in modo veloce. Il nuovo contesto sta creando opportunità idiosincratiche che rappresentano investimenti più interessanti rispetto agli indici più ampi. E queste opportunità si trovano in settori diversi”, ha spiegato Chris Wallis, CEO, CIO e Senior Portfolio Manager di Vaughan Nelson Investment Management, affiliata di Natixis Investment Managers.