Le pensioni si rivaluteranno del 7,3% nel 2023

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E’ stato firmato dal Ministro dell’Economia il decreto annuale in base al quale si stabilisce che la perequazione, vale a dire il recupero dell’inflazione delle pensioni, avverrà sulla base del 7,3% che si applicherà dal 1 gennaio prossimo .

Va ricordato che , in base alla disciplina generale, gli incrementi a titolo di perequazione automatica dei trattamenti pensionistici, ivi compresi, i trattamenti di natura assistenziale si basano sulla variazione del costo della vita e decorrono dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello di riferimento.

Gli incrementi sono determinati secondo varie aliquote decrescenti (rispetto alla base di calcolo costituita dalla variazione del costo della vita). Più in particolare:

  • la decorrenza dal 1° gennaio dell’anno successivo concerne sia l’incremento riconosciuto in base alla variazione dell’indice del costo della vita relativa all’anno precedente e provvisoriamente accertata con decreto ministeriale entro il 20 novembre di quest’ultimo anno. la perequazione è riconosciuta nella misura del 100% della variazione dell’indice del costo della vita per la fascia di importo complessivo dei trattamenti pensionistici del soggetto fino a 4 volte il trattamento minimo INPS63 , nella misura del 90% per la fascia di importo complessivo dei trattamenti pensionistici compresa tra 4 e 5 volte il predetto minimo, nella misura del 75% per la fascia di importo complessivo dei trattamenti superiore a 5 volte il medesimo minimo .
  • sia l’eventuale conguaglio, relativo alla differenza tra il valore – definitivamente accertato con il suddetto decreto ,della variazione dell’indice relativo al penultimo anno precedente e il valore provvisoriamente accertato con il precedente decreto annuo.

Va poi ricordato come sul meccanismo che si applicherà dal 1 gennaio impatta anche quanto già previsto e applicato quest’anno sulla base del decreto aiuti bis.  In particolare si è previsto, per le mensilità di ottobre, novembre e dicembre 2022, un incremento transitorio, di due punti percentuali, della percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni che opererà dal 1° gennaio 2023, con relativo riconoscimento anche sulla tredicesima mensilità. L’incremento è stato riconosciuto qualora il trattamento pensionistico mensile fosse complessivamente pari o inferiore all’importo di 2.692 euro; qualora sia superiore al predetto importo e inferiore a tale limite aumentato dell’incremento, l’incremento è comunque  attribuito fino a concorrenza del predetto limite maggiorato. Detto incremento verrà  scomputato dal trattamento pensionistico complessivo di riferimento ai fini della rivalutazione delle pensioni per l’anno 2022. Si è poi già riconosciuto il recupero dell’inflazione sul 2021 in misura pari allo 0,2%