S&P Global Ratings: l’invecchiamento demografico peserà sul debito sovrano e sui rating

-

S&P Global Ratings analizza nel report Global Aging Report 2023 gli effetti della pressione demografica sul debito sovrano e sui rating, oltre al relativo Executive Summary.

Nel report si evidenzia che il ritmo di attuazione delle riforme strutturali è rallentato perché negli ultimi anni i governi si sono concentrati su priorità tra loro concorrenti negli ultimi anni. In assenza però di misure politiche costanti o nuove, il peggioramento delle prospettive demografiche ha aumentato il rischio che l’aumento della spesa legata all’invecchiamento potrebbe diventare insostenibile per alcuni Stati.

Se in termini assoluti l’indice di dipendenza degli anziani e la spesa legata all’invecchiamento sono oggi notevolmente più bassi nelle economie emergenti rispetto a quelle avanzate, il loro aumento è in media maggiore rispetto a quello delle economie avanzate, il che implica che le misure politiche necessarie a compensare le conseguenze dell’invecchiamento sono ora più significative nei Paesi emergenti.

In assenza di azioni politiche volte a ridurre la spesa legata all’invecchiamento, entro il 2060 il debito pubblico netto mediano salirà al 102% del PIL nelle economie avanzate e al 155% del PIL in quelle emergenti.

In tale scenario di assenza di interventi politici, poco più della metà degli 81 Stati sovrani che S&P ha analizzato avrebbe metriche di credito che l’agenzia associa a rating sovrani di grado speculativo (“BB+” o inferiore) entro il 2060, in base alla simulazione di S&P su rating sovrani e parametri di credito ipotetici a lungo termine.