Nuovi store, focus sul canale digitale e criteri ESG. La strategia di crescita di Take Off, la catena italiana di fashion boutique

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TAKE OFF è la principale catena italiana di outlet con prodotti a marchio proprio e di terzi, specializzata nella realizzazione di prodotti a brand Overkids per bambini fino ai 14 anni. Nel novembre 2021 TAKE OFF ha esordito all’Euronext Growth Milan, il listino dedicato alle PMI. Oggi conta con 49 punti vendita Take OFF e 114 negozi in affiliazione Overkids su tutto il territorio nazionale. “Il nostro obiettivo rimane quello di proseguire con la strategia di nuove aperture e con il consolidamento della nostra posizione di leadership. Eravamo partiti in fase di quotazione con una presenza massiva nel Sud Italia. Nel 2022 abbiamo proseguito questa espansione anche al Nord”, spiega Paolo Mongelli, CFO di TAKE OFF, intervistato da LMF all’indomani della pubblicazione dei risultati: “Abbiamo chiuso il 2022 con ottimi risultati”.

Non solo nuove aperture ma anche focus sul canale digitale per migliorare l’esperienza del cliente nell’e-commerce senza tralasciare le tematiche ESG: “A maggio pubblicheremo il primo bilancio di sostenibilità certificato”.

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L’intervista

Paolo Mongelli, CFO di TAKE OFF

Paolo Mongelli, CFO di TAKE OFF

Partiamo dai risultati presentati lo scorso lunedì 27 marzo, com’è andata?
“Abbiamo chiuso il 2022 con ottimi risultati, al di sopra delle nostre attese e del settore di riferimento. Questo conferma l’affidabilità del gruppo e la validità delle nostre strategie. Nonostante il conflitto tra Russia e Ucraina, grazie alla nostra capacità di adattamento abbiamo riportato ricavi in crescita del 13%, un utile netto di 3,5 milioni di euro e una marginalità del 24,4% confermando anche quest’anno un’erogazione del dividendo pari a 0,06 euro. Anche se in leggero calo rispetto al consuntivo del 2021, siamo molto soddisfatti di questi numeri”.

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Quali sono stati i driver del business?
“Il principale driver è la crescita organica. Abbiamo proseguito con la nostra strategia di nuove aperture a macchia d’olio e con il consolidamento della leadership a livello nazionale. I nuovi punti vendita sono stati 19, quasi i due terzi delle aperture complessive di Take Off. Una selezione attenta dei nuovi punti vendita ci consente di minimizzare gli investimenti e di raggiungere il breakeven point”.

Oltre all’apertura di nuovi punti vendita il gruppo si è focalizzato anche sul canale digitale…
“Ogni anno destiniamo una parte del budget alla digitalizzazione e soprattutto al nostro canale di e-commerce. Ad oggi il canale e-commerce contribuisce in piccola parte ai nostri ricavi ma crediamo che abbia alte potenzialità. Stiamo cercando di migliorare l’esperienza d’acquisto digitale all’interno del nostro sito in modo tale da offrire al nostro cliente un’esperienza sempre più coinvolgente”.

Come sta andando il primo trimestre 2023?
“I primi segnali del 2023 sono molto positivi a livello dei ricavi grazie alle numerose aperture che abbiamo fatto lo scorso anno che stanno dando i primi frutti in questo primo trimestre”.

Nel novembre del 2021 TAKE OFF ha esordito all’Euronext Growth Milan. Nei vostri programmi raccolti nel documento di ammissione delle azioni si sottolineava principalmente l’incremento della presenza sul territorio attraverso le nuove aperture, la sottoscrizione di nuovi contratti di affiliazione con riferimento ad OVER e il rafforzamento della presenza in aree geografiche non presidiate. Può fare un primo bilancio?
“In fase di quotazione eravamo partiti con una presenza massiva nel Sud Italia. Nel 2022 abbiamo proseguito questa espansione concentrandoci sull’apertura di punti vendita al Nord. Quando avremo saturato tutto il territorio nazionale saremo pronti a fare il salto sui mercati esteri. Stiamo inoltre continuando la ricerca e il dialogo con alcune società target, individuate per finalizzare un’acquisizione. Questo ci permetterebbe di dare un’accelerazione al nostro processo di crescita. Dal punto di vista dell’esperienza della quotazione, è una delle decisioni più importanti soprattutto quando si tratta di una piccola e media impresa. La quotazione ha un certo impatto sulle capacità competitive del business, apre nuovi orizzonti, nuove possibilità di crescita e una visione più ampia permettendo di raccogliere le risorse finanziaria per accelerare lo sviluppo. È necessario avere una solida strutturazione finanziaria e un controllo di gestione che permetta di assolvere i requisiti di trasparenza e informazione che gli investitori richiedono. Questo a mio avviso è fondamentale come il nostro forte controllo dei numeri. Questo ci ha reso pronti a rispondere a tutte le richieste degli advisor oltre che degli investitori. Il principio base che deve guidare tutta l’azienda, sia in pre, ma soprattutto post-quotazione è la trasparenza e l’inclusione degli investitori”.

Ovvero?
“Un’informativa efficace e chiara è il presupposto per impostare su basi solide e durature il rapporto tra impresa e stakeholder. Questa è la linea guida che Take Off persegue nelle attività di rendicontazione considerando l’informativa finanziaria (e non) un imprescindibile strumento di trasparenza e di informazione per i nostri investitori e i nostri stakeholder. Ad oggi possiamo dire che ci riteniamo soddisfatti dei risultati raggiunti a seguito della quotazione, anche se riteniamo che il nostro titolo sia, almeno al momento sottovalutato e che abbia un elevato potenziale, come confermato dalle ricerche”.

Di fronte a un contesto economico incerto, come sta affrontando il gruppo le sfide di oggi e di domani?
“Il management è focalizzato nel mitigare ogni possibile rischio derivante dal particolare contesto storico che tutti noi stiamo vivendo, inizialmente avevamo avuto un incremento sull’approvvigionamento per quanto riguarda le materie prime che è stato prontamente gestito dal nostro team”.

Qual è il vostro impegno rispetto alla sostenibilità?
“A maggio pubblicheremo il primo bilancio di sostenibilità certificato. Lo scorso anno abbiamo intrapreso un percorso di crescita che ci ha portato a pubblicare il nostro primo report di sostenibilità. Una rendicontazione di KPI qualitativi e quantitativi, un po’ più soft. Quest’anno pubblicheremo un vero e proprio bilancio che prenderà in esame la comparazione di due annualità 2021-2022 e che ci permetterà di essere ancora più concentrati sulle tematiche ESG”.