Tube Culture Hall, a Milano una galleria d’arte ultracontemporanea

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La Tube Culture Hall, in Piazza XXV Aprile a Milano, è una galleria d’arte ultracontemporanea specializzata gestita da Federica Ferrari e Camilla Previ. Aperta circa due anni fa, la galleria ha una vista panoramica sulle mura spagnole che sono state scoperte durante gli scavi del parcheggio, restaurate e rese fruibili ai cittadini milanesi. Camilla e Federica hanno deciso di sfruttare questa occasione per creare un dialogo tra le mura che rappresentano la storia e la cultura italiana con le nuove tendenze in campo artistico internazionale. L’obiettivo della galleria è esporre artisti ultracontemporanei, nati dopo il 1985, che non hanno ancora esposto in Italia.

Gestire una galleria non riguarda solo l’aspetto curatoriale e culturale, ma anche di attività imprenditoriale che prevede la stesura di un business plan, l’accordo con gli artisti, la logistica e i termini di vendita. Tube Culture Hall Milano è un esempio di come le galleriste possano creare un dialogo tra la storia e la cultura italiana con le nuove tendenze artistiche internazionali. La scelta degli artisti avviene sulla base di un dialogo e dell’interesse per la tematica espositiva. La promozione, gli spazi e la logistica sono i costi più alti a carico delle galleriste. Il successo di una mostra non si misura solo dalle vendite, ma anche dalla risonanza che riesce a generare. In sintesi, la gestione di una galleria richiede competenze multidisciplinari e una forte determinazione imprenditoriale.

Tube Culture Hall

Tube Culture Hall

L’intervista a Camilla Previ

Qual è la differenza tra una curatrice e una gallerista?
“Il ruolo della gallerista e della curatrice sono distinti e complementari all’interno del mondo dell’arte contemporanea. La curatrice si occupa dell’aspetto curatoriale e culturale degli artisti, scrivendo il testo che accompagna le opere in mostra, mentre la gallerista si concentra sull’aspetto imprenditoriale dell’arte, occupandosi di logistica, termini di vendita e accordi con gli artisti. La mostra “And They Lived Sadly Ever After”, allestita a Tube Culture Hall in collaborazione con la curatrice Marta Orsola Sironi, ha richiesto l’apporto di entrambe le figure professionali, selezionando artisti in base all’affinità tematica della mostra e gestendo la vendita delle opere esposte. Una sinergia necessaria per garantire il successo dell’evento”.

Quando si tratta di scegliere gli artisti da esporre, quali sono i fattori che guidano la vostra decisione? Cosa rende un artista più attraente di un altro?
“Per iniziare, chiediamo agli artisti di lavorare su un tema specifico, il primo tema fu il Covid e il cambio della quotidianità, poi la sessualità e il desiderio, un altro tema fu il corpo femminile. Proponiamo artisti internazionali per indagare e promuovere le nuove tendenze fuori dal panorama italiano e dare voce a culture diverse. Negli anni la scelta si è orientata soprattutto su artiste donne, non per una scelta a priori ma perché ci siamo scoperte più affini alla sensibilità femminile. Frequentiamo fiere internazionali e costruiamo una rete di contatti con curatori e collezionisti, dove abbiamo creato un network che ci consente di selezionare gli artisti che meglio rappresentano la tematica curatoriale che abbiamo intenzione di trattare. Infine, la scelta degli artisti è basata sulla loro formazione, gli studi che hanno frequentato e i consigli dei curatori che effettuano una prima selezione di artisti potenziali. Per le galleriste, la scelta degli artisti è fondamentale per la riuscita di una mostra e richiede competenze sia curatoriali che imprenditoriali.”

Quali sono le principali spese che una gallerista deve affrontare per organizzare una mostra?
“Le voci di spesa più rilevanti sono lo spazio espositivo, la promozione, i trasporti, le spese doganali e le pratiche burocratiche. Inoltre, c’è anche la quota di vendita che va ai singoli artisti. Tra queste voci di costo, quelle più onerose risultano essere lo spazio e la logistica, mentre la curatela viene pagata per una consulenza che non implica un rischio d’impresa”.

Quali sono i fattori che influenzano il Return on Investment (ROI) per un artista che espone?
“Il successo di una mostra non si misura solo dalle vendite che si riescono a concludere. L’importante è che gli artisti abbiano la possibilità di mostrare il proprio lavoro, di avere visibilità e di accedere ai contatti della galleria. In questo modo, anche se non si concludono molte vendite, l’artista può emergere e guadagnare nuovi contatti, che potrebbero aprirgli le porte di opportunità future.

Come misurate il successo di una mostra?
“Il vero successo di una mostra non è solo quello economico, ma anche la capacità di far emergere l’artista e far apprezzare il suo lavoro”.

A quali fiere vorreste partecipare?
“Sarebbe un grande risultato partecipare a fiere internazionali come NADA Miami, NADA NY. Siamo incuriosite e attratte dal panorama parigino, a cui ci piacerebbe prendere parte in qualche fiera collaterale AD ART Basel Paris. In Italia, TUBE Milano sarebbe interessata a partecipare a Artissima di Torino, fiera incentrata sulla promozione di nuovi talenti emergenti.

Fate collaborazioni con altre gallerie?
“La galleria collabora con altre gallerie internazionali per creare un dialogo tra artisti e galleristi, come avvenuto con la presenza di giovani galleristi di Shanghai ospitati da TUBE Milano lo scorso anno”.

Quali sono i vostri consigli per gli artisti che desiderano farsi notare e ottenere una mostra personale?
“L’emergere come artista non è mai facile e richiede una grande quantità di lavoro e di pazienza. E’ importante studiare in scuole che offrono la possibilità di creare un proprio network di contatti tra collezionisti e galleristi. Anche la fase di networking è fondamentale, non solo per essere scoperti ma anche per espandere il proprio bagaglio culturale e artistico, creando un proprio stile tra gli altri artisti. Inoltre, è importante partecipare a mostre e fiere d’arte, creare il proprio sito web o profilo social e inviare regolarmente il proprio portfolio a galleristi ed esperti del settore”.

Come possono farsi notare dalla comunità artistica e dai collezionisti?
“Bisogna sempre mantenere la propria passione e creatività al centro del proprio lavoro”.