Family Office. La trasformazione in atto: economia reale e sostenibilità

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Annual Meeting Family Office. Dalla qualità alla sostenibilità dell’investimento

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Il fenomeno dei Family Office in Italia ha registrato un’evidente accelerazione: secondo gli ultimi dati in nostro possesso, le forme societarie adottate sono principalmente due, Società a responsabilità limitata (57%) e Società per azioni (40%). La tipologia più “tradizionale” è il Single Family Office (37% del totale), struttura controllata da una sola famiglia che è anche la destinataria delle attività e che nel 52,2% dei casi detiene ancora un’impresa; il 28,5% dei Single Family Office si rapporta con il Consiglio di famiglia e il 57,9% è multigenerazionale, cioè di proprietà di due o più generazioni di imprenditori.

La forma più diffusa però (51,7%) è il Multi-Family Office professionale, struttura formalmente indipendente, aperta al mercato, che raggruppa professionisti per servizi di consulenza e gestione del patrimonio a più famiglie. Infine, ci sono le organizzazioni di origine bancaria (11,8%) che offrono soluzioni di private banking evoluto e/o di wealth management così personalizzati da risultare simili a quelle dei Multi-Family Office.

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Durante l’Annual Meeting Family Office svoltosi qualche giorno fa a Milano, S&O Multi Family Office segnalava nel 2023 le grandi “metamorfosi” in atto, dal passaggio dagli investimenti tradizionali a quelli innovativi, alle transizioni come quella demografica. Il meeting si proponeva di fornire riflessioni e approfondimenti sulla ricerca di nuove soluzioni di investimento, che consentano di applicare strategie di medio-lungo periodo, partendo da un’analisi dell’attuale situazione macroeconomica e del contesto geopolitico, per passare all’esame dei macro-trend globali.

Economia reale e sostenibilità

Tra le tendenze che mirano all’economia reale spicca il forte incremento degli investimenti in private equity e private debt. Altrettanto importanti sono i nuovi paradigmi di sostenibilità. “Abbiamo vissuto un decennio di tassi bassi, che hanno ‘messo il turbo’ ai mercati privati in masse e multipli, cui sia gli investitori istituzionali sia i family office hanno rivolto la propria attenzione”, dichiara Emanuela Musci, founder S&O Multi Family Office, “Con il livello raggiunto oggi dai tassi, questi mercati dovranno confrontarsi con un efficientamento reale dal punto di vista operativo degli investimenti sottostanti. Il valore arriverà dalle stesse capacità imprenditoriali degli operatori di private equity di selezionare aziende che abbiano effettivamente un potenziale innovativo di prodotto o di processo”.

Michele Calcaterra (SDA Bocconi) evidenzia che “I grandi processi come il cambiamento demografico creano anche grandi opportunità di investimenti”, e aggiunge “Sta mutando il concetto stesso di asset allocation: dalla geografia al tema, un cambiamento secolare di cui sono motore anche i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile, opportunità in cui si sta declinando il tema di questa epoca”.

Le allocation strategiche

Pur restando l’investimento azionario il focus nell’asset allocation strategica, Giorgia Sanchini, investment advisory Alvarium – Tiedemann osserva “una preferenza degli investitori nel rimanere più liquidi che illiquidi” e aggiunge: “Il fixed income mostra un’attrattività diversa rispetto agli ultimi anni”. In ogni caso, come rimarca Nicola Perali, co-founder Panrhema SCF, è importante mantenere solide le strategie di asset allocation: “Le nostre decisioni rimangono saldamente ancorate a orizzonti temporali e obiettivi del cliente e non possono dipendere da obiettivi di breve termine”.

Il venture capital

E’ determinante anche il ruolo del venture capital: il 15,3% degli investimenti in venture capital in Italia arriva da investitori privati, categoria che comprende family office, appunto (per quasi 297 milioni di euro) e SGR team (per 67,3 milioni).  Josip Kotlar, del Politecnico di Milano cita i dati dell’osservatorio del PoliMI, indica che “Qualcosa sta cambiando: gli obiettivi della famiglia di imprenditori possono essere di carattere finanziario ma anche non finanziario, come il sentirsi parte di un gruppo familiare, l’idea di lasciare il proprio nome inciso nei decenni a venire”. E il family office come si configura in questo tracciato? Appunto come “un’unità organizzativa e concreta che ha due elementi fondamentali: la diversificazione del patrimonio e un elemento di generatività sia in termini familiari sia imprenditoriali, cioè veicoli atti a creare nuova ricchezza oltre a mantenere quella esistente”.

Il futuro dei family office

Il futuro dei family office sarà probabilmente plasmato da diverse tendenze e sviluppi chiave.

Globalizzazione e creazione di ricchezza: con la continua globalizzazione dei mercati e la crescente creazione di ricchezza in tutto il mondo, si prevede che il numero di individui con un patrimonio netto elevato (UHNWI) e delle famiglie aumenterà. Di conseguenza, è probabile che la domanda di servizi di family office aumenti.

Tecnologia e digitalizzazione: i family office continueranno a sfruttare la tecnologia e la digitalizzazione per migliorare le loro operazioni e fornire servizi più efficienti. Ciò potrebbe includere l’uso dell’intelligenza artificiale (AI) e dell’apprendimento automatico (ML) per l’analisi degli investimenti, l’automazione delle attività amministrative e una migliore comunicazione con i clienti attraverso piattaforme digitali.

ESG e Impact Investing: le considerazioni ambientali, sociali e di governance (ESG) e l’impact investing stanno acquisendo importanza. In futuro, i family office dovrebbero porre maggiore enfasi sulla sostenibilità, sugli investimenti responsabili e sull’affrontare le sfide sociali e ambientali.

Pianificazione multigenerazionale: i family office si concentreranno maggiormente sulla pianificazione multigenerazionale, garantendo il trasferimento regolare di ricchezza e valori attraverso le generazioni. Svolgeranno un ruolo cruciale nel facilitare la governance familiare, la pianificazione della successione e l’educazione della prossima generazione alla gestione della ricchezza.

Maggiore specializzazione: con l’aumentare della complessità della gestione patrimoniale, i family office possono diventare più specializzati nella loro offerta di servizi. Alcuni possono concentrarsi su specifici settori, asset class o aree geografiche, fornendo competenze su misura per soddisfare le esigenze specifiche dei propri clienti.

Collaborazione e partnership: i family office possono impegnarsi in una maggiore collaborazione e partnership con altri family office, istituzioni finanziarie e fornitori di servizi professionali. Ciò potrebbe facilitare la condivisione delle conoscenze, le opportunità di co-investimento e l’accesso a competenze specialistiche.

Privacy dei dati e sicurezza informatica: poiché i family office gestiscono informazioni finanziarie sensibili e dati personali, garantire solide misure di privacy dei dati e sicurezza informatica sarà fondamentale. I family office dovranno stare al passo con le normative in evoluzione e investire in tecnologie di sicurezza informatica per proteggere le risorse e le informazioni dei propri clienti.

Spostamenti geografici: anche se i centri finanziari tradizionali come New York, Londra e Zurigo rimarranno probabilmente importanti, potrebbe esserci uno spostamento geografico nell’attività del family office. Si prevede che i mercati emergenti, in particolare in Asia, assisteranno a una crescita significativa del numero di family office e del patrimonio che gestiscono.

Nel complesso, il futuro dei family office sarà probabilmente caratterizzato da una combinazione di progressi tecnologici, richieste dei clienti in evoluzione, investimenti sostenibili e necessità di competenze specializzate. Flessibilità, adattabilità e accettazione delle tendenze emergenti saranno fondamentali in questo panorama in evoluzione.