Maggiori protezioni sull’azionario e focus sugli attivi dei mercati emergenti

-
- Advertising -

La crescita economica probabilmente continuerà a seguire una china discendente per via degli effetti ritardati dell’inasprimento monetario e del rallentamento dei consumi negli Stati Uniti e in Europa. Ciò potrebbe avere evidenti ripercussioni sugli utili societari, ma le attuali valutazioni degli attivi rischiosi, in particolare delle azioni, non riflettono tali timori. Manteniamo quindi il nostro orientamento difensivo ed esploriamo opportunità meno correlate ai paesi sviluppati per migliorare la nostra diversificazione attraverso i Paesi emergenti. Continuiamo inoltre a seguire attivamente le curve dei rendimenti nelle diverse aree geografiche. Tuttavia, devono essere predisposte delle salvaguardie aumentando le coperture e mantenendo la diversificazione.

Idee ad alta convinzione. Continuiamo a essere prudenti sulle azioni dei paesi sviluppati (Stati Uniti, Europa e Giappone) in un contesto caratterizzato dal calo dei margini e dalle valutazioni elevate. Mentre gli Stati Uniti potrebbero risentire del calo della spesa dei consumatori, l’Europa sta beneficiando della diminuzione dei prezzi dell’energia. Tuttavia ciò non basta per essere positivi sul Vecchio Continente. La Cina, per contro, rimane a buon mercato rispetto ad altri paesi emergenti, e quindi continuiamo a essere costruttivi.

- Advertising -

In questo scenario, caratterizzato dai rischi di recessione, siamo positivi sulla duration statunitense e continuiamo a credere in un irripidimento della curva dei rendimenti statunitensi. Al contempo siamo prudenti sui titoli di Stato giapponesi. Gli interventi asincroni delle banche centrali, dettati dalle prospettive sulla crescita e sull’inflazione, offrono delle opportunità per gestire in modo attivo il reddito fisso.

Per esempio, al momento ravvisiamo delle opportunità tattiche sulle curve britanniche/australiane, dove privilegiamo i gilt decennali rispetto ai loro omologhi australiani. La banca centrale britannica sta per concludere la sua stretta monetaria, mentre la banca centrale australiana prevede di adottare una politica restrittiva. Nei paesi emergenti, l’inflazione che si sta avvicinando al picco e la probabile pausa della Fed stanno contribuendo al miglioramento del sentiment. Siamo quindi leggermente positivi su un paniere di obbligazioni dei paesi emergenti (carry interessanti, tassi elevati).

- Advertising -

In un contesto complessivamente negativo per le obbligazioni societarie High Yield, manteniamo il nostro orientamento difensivo sugli Stati Uniti a causa dello scarto tra un’economia in via di rallentamento e le valutazioni. Mentre la liquidità al momento non costituisce un problema, il calo degli utili potrebbe aggravare la stretta sul credito se le condizioni finanziarie rimarranno ostiche.

La geopolitica è stato uno dei temi chiavi sul fronte valutario per via dei potenziali rischi derivanti dai rapporti tra Sudafrica e Russia, del peggioramento del contesto politico e delle difficoltà in campo energetico. Non siamo più positivi su ZAR/USD. Per contro, continuiamo a interessarci a MXN/EUR e BRL/USD perché offrono un carry elevato. Nei paesi sviluppati, i rischi mondiali ci inducono a rimanere costruttivi sullo yen rispetto al franco svizzero e all’euro. La sterlina dovrebbe invece indebolirsi rispetto all’euro e al franco svizzero.

Rischi e coperture. Ravvediamo dei rischi per la crescita mondiale e pertanto riteniamo che sia utile rafforzare le coperture sull’azionario. Inoltre, i metalli preziosi come l’oro offrono una diversificazione e una protezione nei confronti di una crisi geopolitica, anche se siamo consapevoli del limitato potenziale di rialzo viste le valutazioni già molto elevate.