Focus Risparmio. Che cosa è (e che cosa non è) la consulenza in materia di investimenti

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tratto da www.focusrisparmio.com — 

Imprese che non desiderano fornire consulenza in materia di investimenti 

L’Esma osserva che definire nella documentazione aziendale il servizio come servizio diverso dalla consulenza non è sufficiente di per sé a garantire che i servizi forniti non costituiscono una consulenza in materia di investimenti. 

Un’impresa che non intende fornire consulenza in materia di investimenti dovrebbe garantire che i propri sistemi e controlli interni, la formazione del proprio personale e le proprie informazioni ai clienti riflettano in modo appropriato e coerente la natura del servizio che sta fornendo. Un punto chiave che un’azienda deve considerare riguarda il personale a contatto con il cliente che, quando fornisce informazioni ai clienti, non dovrebbe esprimere le proprie opinioni o raccomandazioni sull’adeguatezza per il cliente di un particolare strumento finanziario.  

Riflettendo l’intenzione delle imprese di non fornire consulenza in materia di formazione e supervisione del personale, le imprese possono cercare di gestire il rischio delle persone formulino raccomandazioni personali anche se è particolarmente difficile per un’impresa gestire il rischio che un cliente riceva consulenza durante un incontro di persona. La possibilità di fornire consulenza inavvertitamente si presenta anche in relazione ad altri meccanismi di distribuzione, ad esempio, per le imprese che interagiscono con i clienti online che dovranno assicurarsi che il personale coinvolto nella progettazione e nel funzionamento dei sistemi web comprenda la natura del servizio che dovrebbero e non dovrebbero fornire. 

Le novità del Supervisory Briefing 

Il documento dell’Esma si propone di aggiornare le indicazioni interpretative in merito alla definizione di consulenza in materia di investimenti alla luce delle evoluzioni dei modelli di business delle imprese di investimento. 

Le principali novità rispetto al documento precedente consistono nel precisare la distinzione tra consulenza in materia di investimento e fornitura di informazioni ai clienti e, in particolare, in quali condizioni la fornitura di informazioni può costituire una raccomandazione di investimento. Un ulteriore tema di approfondimento riguarda i portafogli modello composti da differenti strumenti finanziari e a quali condizioni la fornitura di tali modelli si configuri come consulenza in materia di investimenti. 

Il documento dell’Esma esplora anche la definizione di consulenza generica e di raccomandazioni generali di investimento per precisare il confine tra le diverse forme di raccomandazioni di investimento e la consulenza in materia di investimento. Quando raccomandazioni generali di investimento costituiscono  atti preparatori alla prestazione di un servizio di investimento o allo svolgimento di un’attività di investimento, Esma specifica che dovrebbero essere considerati parte integrante di tale servizio o attività. Viene inoltre precisato come la presentazione di un investimento come adeguato, condizione necessaria per rientrare nel perimetro della consulenza in materia di investimento, possa avvenire anche in forma implicita. 

Un ulteriore approfondimento riguarda  l’esclusione dal novero delle raccomandazioni di consulenza se esse sono rivolte al pubblico. L’Esma sottolinea che una raccomandazione relativa a strumenti finanziari effettuata tramite siti Internet, app di investimento e/o social media (anche tramite (f)influencer) potrebbe, in alcuni casi, essere considerata una raccomandazione personale e non rilasciata esclusivamente al pubblico. In particolare, vengono analizzate le condizioni  per considerare i messaggi rivolti a gruppi di utenti una raccomandazione di consulenza. 

Infine, il documento specifica che, anche se l’impresa fornisce una dichiarazione di non responsabilità (disclaimer) chiara, prominente e comprensibile in cui si afferma che non viene fornita alcuna consulenza o raccomandazione, si potrebbe comunque ritenere, se le circostanze oggettive sono verificate,  che l’impresa abbia presentato una raccomandazione di consulenza adatta al cliente. 

Segue la seconda parte la prossima settimana