Azionario Europa, focus su healthcare e semiconduttori

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Dopo un 2022 difficile, l’indice MSCI Europe è rimbalzato nella prima metà del 2023. L’inflazione e i tassi d’interesse continuano a dominare la scena: l’allentamento delle pressioni inflazionistiche ha portato a un percorso più ottimistico del previsto per i tassi d’interesse e ciò ha sostenuto i mercati azionari in generale. Anche le prospettive economiche sono migliorate, sebbene da una base bassa, con la Commissione europea che prevede ora una crescita del PIL dell’Unione europea dell’1% quest’anno. I consumatori si sono dimostrati sorprendentemente resilienti nonostante la compressione dei bilanci familiari. Ciò non significa che l’orizzonte sia privo di nubi. Il crollo della Silicon Valley Bank e la crisi di Credit Suisse ci hanno ricordato tempestivamente la fragilità del sistema bancario. Mentre l’inflazione headline si sta attenuando (grazie al calo dei prezzi delle materie prime e dell’energia), l’inflazione core è rimasta persistentemente elevata. In un contesto di crescita economica debole e di pressioni elevate sui costi, si prevede che gli utili dell’indice MSCI Europe cresceranno a malapena quest’anno e faranno poco meglio l’anno prossimo.

ASML ha registrato un forte fatturato nel primo trimestre e ha ribadito la propria guidance per l’intero anno per una crescita del fatturato di oltre il 25%, nonostante si trovi nel bel mezzo di una crisi dei semiconduttori. Le azioni di ASML hanno registrato una forte ripresa quest’anno, sostenute dall’entusiasmo per l’intelligenza artificiale. A nostro avviso ci sono buone ragioni per essere ottimisti, in quanto l’IA non farà altro che accelerare la necessità di una maggiore potenza di calcolo, che in ultima analisi richiederà chip prodotti con le macchine di ASML. LVMH ha registrato un altro trimestre di crescita stellare dei ricavi organici, grazie al continuo e forte slancio dei marchi Louis Vuitton e Dior. Una combinazione di aumenti dei prezzi, un migliore mix e la riapertura della Cina hanno contribuito a questa crescita importante. Nel settore healthcare, Novo Nordisk ha iniziato l’anno con successo, registrando una crescita del +25% a valuta costante nel primo trimestre e migliorando sostanzialmente le previsioni per l’intero anno. L’azienda sta lottando per tenere il passo della domanda del suo prodotto di punta contro l’obesità, Wegovy e continuiamo a vedere un sostanziale potenziale a lungo termine per questo prodotto, anche perché gli effetti secondari dell’obesità sono una priorità costosa per i sistemi sanitari.

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È probabile che il mercato continui a essere dominato, nel prossimo futuro, dalle prospettive sull’inflazione e sui tassi d’interesse. Sebbene l’inflazione stia scendendo, non è ancora chiaro a quale livello si assesterà e quindi a quale livello le banche centrali riterranno opportuno fissare i tassi di interesse. Continuiamo a ritenere che nel lungo periodo sarà la crescita sostenibile degli utili a costituire il motore più importante dei rendimenti per gli azionisti.