Rapporto “Blue Economy and Blue Growth 2023”. L’Italia benchmark per la Blue Growth

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La Blue Economy o Blue Growth ha acquisito importanza negli ultimi anni per la necessità di trovare soluzioni sostenibili in grado di preservare le risorse marine in modo responsabile. Con questo obiettivo, Minsait, una società di Indra, insieme alla Fondazione europea per l’innovazione e
l’applicazione della tecnologia (INTEC), ha presentato il Rapporto Blue Economy e Blue Growth 2023, che include le tecnologie più importanti per la conservazione dell’ambiente marittimo, nonché le ultime tendenze per la promozione della Blue Economy in Europa.

“Il settore della Blue Growth e della Blue Economy è quello in cui possiamo esercitare una grande leadership, c’è una magnifica opportunità per crescere con l’aiuto della tecnologia e di farlo in modo più sostenibile. Abbiamo aziende leader a livello mondiale e dobbiamo essere leader nell’implementazione della tecnologia e dell’intelligenza artificiale per migliorare le nostre possibilità”, ha dichiarato Juan Francisco Delgado, Vicepresidente esecutivo della Fondazione Europea per l’Innovazione (INTEC). Il rapporto evidenzia l’importanza di valorizzare il potenziale economico degli oceani e delle loro risorse, promuovendo un approccio più equilibrato e responsabile dal punto di vista ambientale per garantirne la conservazione a lungo termine ed evitarne lo sfruttamento eccessivo. A tal fine, promuove una gestione
coscienziosa della pesca, il turismo sostenibile, la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica. Ciò è possibile grazie alla spinta e all’utilizzo di tecnologie avanzate e dell'intelligenza artificiale. In particolare, nell’immediato futuro sono previste tendenze in questo campo come lo sviluppo di tecnologie marittime avanzate, l’economia circolare nel settore marino, le energie rinnovabili oceaniche, la digitalizzazione e i Big Data nella gestione marina e lo sviluppo del turismo sostenibile nelle aree costiere.

La spina dorsale di molti di questi progressi è l’intelligenza artificiale, che consente il monitoraggio e la gestione delle risorse marine attraverso la raccolta e l’analisi dei dati, facilitandone una migliore
comprensione e gestione, l’ottimizzazione delle operazioni di acquacoltura per migliorare l’efficienza e l’impatto ambientale e lo sviluppo di tecnologie marine intelligenti, come robot subacquei autonomi, sensori avanzati e sistemi di comunicazione.

“Queste e altre tendenze evidenziano come la digitalizzazione e, in particolare, le tecnologie all’avanguardia come l’IA, stiano già trasformando la Blue Growth, migliorando l’efficienza, la sostenibilità e la gestione delle risorse marine, oltre a guidare la ricerca e la corretta esplorazione degli oceani”, afferma Alberto Bernal, direttore di Phygital Territories di Minsait.