Azionario internazionale, un’opportunità di diversificazione allettante

Christopher Peel, Portfolio Manager e Research Analyst di Templeton Global Equity Group -
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Nell’aprile di quest’anno, i commentatori del mercato hanno iniziato a citare i “Magnifici Sette”(1). Questo termine coniato recentemente descrive un gruppo di sette grandi società con focus sulla tecnologia: Alphabet, Amazon, Apple, Meta Platforms, Microsoft, NVIDIA e Tesla, che nel 2023 hanno dominato i mercati azionari statunitensi. Per i primi nove mesi dell’anno, questo gruppo ristretto di società è stato al primo posto nella quota più ampia dei rendimenti realizzati nell’indice S&P 500. Una concentrazione senza precedenti come questa in un gruppo ristretto di titoli presenta allo stesso tempo sfide e opportunità. La sfida principale è che, considerando le dimensioni dei Magnifici Sette, gli investitori nell’indice S&P 500 attualmente sono esposti in misura sproporzionata alle prospettive future di questi titoli. Con quest’affidamento sull’andamento di solo sette titoli, siamo convinti che attualmente i mercati internazionali offrano un’opportunità di diversificazione particolarmente allettante. La diversificazione è un’importante strategia per la gestione del rischio negli investimenti, e dovrebbe essere sempre un fattore determinante per la costruzione del portafoglio. Considerando tuttavia i recenti trend del mercato, riteniamo che la diversificazione sia diventata particolarmente importante. Attualmente vi è un’opportunità convincente per diversificare il capitale, sottraendolo al piccolo gruppo di leader del mercato che dominano negli indici statunitensi e irrobustendo l’allocazione a mercati internazionali più diversificati e con valutazioni più allettanti.

Sette buoni motivi per una diversificazione rispetto ai Magnifici Sette

In quest’articolo esamineremo sette visualizzazioni, ciascuna delle quali descrive un motivo importante per una diversificazione, visti i recenti trend del mercato. Dopo aver rappresentato quest’anno l’85% del rendimento totale dell’S&P 500, i Magnifici Sette hanno attualmente una capitalizzazione di mercato complessiva di quasi 10 trilioni di dollari statunitensi (2). Questa cifra include l’aggiunta di una capitalizzazione di mercato totale di 3,5 trilioni di dollari avvenuta in appena nove mesi del 2023, ed equivalente a un multiplo di 7× il valore di Exxon Mobil (capitalizzazione di mercato di 470 miliardi di dollari statunitensi). Dopo i rendimenti eccezionalmente robusti di quest’anno, i Magnifici Sette rappresentano attualmente il 28% del mercato statunitense. È una concentrazione che non ha precedenti negli ultimi 30 anni. Anche quando la bolla delle “dot com” era arrivata al picco, la quota dei sette componenti maggiori dell’indice era solo del al 21%. Attualmente i Magnifici Sette non si limitano a dominare gli indici statunitensi, bensì eclissano gli interi mercati azionari di gruppi dei principali paesi internazionali. Il peso attuale delle sette società in questione negli indici azionari globali è superiore a quello combinato dei sette principali mercati azionari europei. Appena 10 anni fa, la quota di questi sette paesi era sei volte superiore a quella dei Magnifici Sette. È decisamente notevole come nel corso dell’ultimo decennio un gruppo di sole sette sia riuscito ad accumulare un valore di mercato superiore a gruppi di interi paesi sviluppati.

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Analogamente, il peso dei Magnifici Sette negli indici globali è superiore ai sette maggiori mercati azionari dell’Asia-Pacifico combinati. Potrebbe non stupire che, considerando il loro predominio nei mercati statunitensi e le quote nell’indice superiori a gruppi di interi paesi, i Magnifici Sette siano negoziati anche con multipli di valutazione notevolmente elevati. Il sentiment positivo nei confronti dei benefici offerti dall’Intelligenza artificiale (IA) ha trainato una forte performance per quest’anno, spingendo il multiplo P/U del gruppo a 31×. È una cifra vicina al picco del 2020-2021, raggiunto durante il periodo di tassi d’interesse molto bassi. Quando le valutazioni sono così elevate i mercati azionari statunitensi diventano vulnerabili a cambiamenti nella percezione da parte degli investitori di un gruppo costituito da sole sette società. In ogni caso, nei multipli delle valutazioni attuali è considerato più che abbondantemente l’ottimismo per le prospettive future di queste società.

Per questo motivo, le azioni delle società migliori non sono sempre titoli eccellenti. Gli investitori che ne tengono conto possono diversificare i loro investimenti rivolgendosi a mercati internazionali con valutazioni allettanti. Ad esempio, attualmente il trading nei mercati internazionali avviene con multipli bassi rispetto alla storia e il rapporto P/U forward al 13× è particolarmente favorevole a confronto con i Magnifici Sette, corrispondendo a metà della valutazione di questi ultimi. I mercati internazionali offrono una duplice opportunità di diversificazione: tramite l’esposizione al settore e tramite l’esposizione geografica. I Magnifici Sette operano prevalentemente nel settore dell’informatica; la quota elevata di queste società nell’S&P 500 indica che l’indice ha un’esposizione di rilievo a quest’area. I mercati internazionali offrono un’esposizione a una gamma di settori più ampia.

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Vi è un beneficio a livello di diversificazione analogo a quello offerto dall’esposizione geografica a ricavi. Negli indici statunitensi vi sono numerose società globali, tuttavia nell’indice S&P 500 continua a prevalere l’esposizione alle Americhe. I mercati internazionali offrono un’esposizione a una gamma di economie molto più ampia.

Conclusioni

Un gruppo ristretto di mega-cap domina i mercati azionari statunitensi in una misura mai vista nella storia finanziaria recente. Dopo una forte performance nel 2023, queste sette società con focus sulla tecnologia sono scambiate con multipli di valutazione quasi record. I progressi recenti significano che il loro peso attuale nell’indice globale è superiore a quello combinato dei sette mercati più importanti in Europa o dei sette mercati più importanti nell’Asia Pacifico. Siamo convinti che con una concentrazione di questa portata del mercato in un pool ristretto di società per gli investitori sarebbe opportuna una pausa di riflessione. Con questa composizione asimmetrica, l’indice statunitense al momento è potenzialmente vulnerabile a una rivalutazione delle prospettive future di poco più di una mezza dozzina di società. In un contesto di questo tipo, la diversificazione assume una nuova importanza. Un modo per gli investitori di diversificare la loro esposizione consiste nell’allocare capitale ad azioni internazionali che offrono valutazioni relative allettanti, oltre a un’esposizione più ampia a industrie e aree geografiche. Il quadro attuale dei mercati azionari statunitensi richiama alla mente una citazione del nostro fondatore, Sir John Templeton, del 1979, che descriveva i benefici di una ricerca a livello globale di opportunità d’investimento allettanti: “Sembra essere di buon senso che, se si intende cercare queste occasioni insolitamente buone, non ci si limiti a cercare negli Stati Uniti… perché non cercare ovunque? È questo che abbiamo fatto da quarant’anni a questa parte. Cerchiamo dovunque nel mondo”. Quando i mercati azionari statunitensi arrivano a livelli di stretta concentrazione che eclissano anche gli eccessi della bolla delle dot com, queste parole appaiono particolarmente rilevanti.

Note:

(1) Fonte: O’Rourke, Mike CMT. The Closing Print newsletter. JonesTrading. April 27, 2023.

(2) Fonte: FactSet, as of September 30, 2023. Total market value of Alphabet Inc. (Class A + Class C), Amazon.com Inc., Apple Inc., Meta Platforms Inc. Class A, NVIDIA Corporation and Tesla. USD 9.891 trillion.