Generali Investments: prevista una ripresa a forma di “L” in Cina

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L’incontro Biden-Xi a margine della riunione dell’APEC ha apparentemente migliorato le comunicazioni principalmente su questioni geopolitiche e militari. Dal punto di vista economico, una delle motivazioni di Xi potrebbe essere stata quella di calmare lo scontro sulla leadership tecnologica in tempi di debolezza economica interna. In effetti, gli ultimi dati di ottobre sono rimasti contrastanti. Il consumo di servizi (19% a/a) ha beneficiato dell’incremento delle festività, contribuendo a migliorare le vendite al dettaglio (7,6% a/a). La produzione industriale è progredita solo in maniera molto limitata, dati gli ostacoli derivanti dal deterioramento delle esportazioni (-6,4% su base annua). La crescita degli investimenti è stata deludente (2,9% a/a) con gli investimenti immobiliari (-11,3% a/a) che hanno rappresentato il principale freno.

Tuttavia, ci aspettiamo che in futuro l’economia cinese risponda alla raffica di recenti misure incrementali di sostegno. La decisione di emettere obbligazioni sovrane per 1.000 miliardi di yuan e di anticipare le emissioni di obbligazioni dei governi locali aiuterà la spesa per le infrastrutture. E Pechino sembra stia valutando ulteriori misure, come altre emissioni per lo stesso ammontare a sostegno di alloggi a prezzi accessibili e progetti di rinnovamento urbano attraverso migliori condizioni di credito. Pechino potrebbe anche adottare misure speciali per migliorare i finanziamenti al di sopra dei tagli previsti di 15 basis point per il Medium-term Lending Facility (MLF) e di 50 pb per il coefficiente di riserva obbligatoria (RRR). Tuttavia, siamo ancora dubbiosi circa un “big bang” che potrebbe risollevare il sentiment e quindi rimaniamo convinti dello scenario di una ripresa prolungata, a forma di “L”, nel prossimo anno inoltrato.

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