Siamo certi che la Fed sia alla fine del suo ciclo rialzista?

Chart of the Week a cura dell’Economic Team di Payden & Rygel -
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Questa settimana, per la seconda volta consecutiva, il Federal Open Market Committee ha mantenuto invariati i tassi di interesse. In risposta, i titoli di Stato Usa hanno registrato un’impennata, in quanto gli investitori sembrano ormai certi che la Fed sia giunta alla fine del suo ciclo rialzista. Il presidente Jerome Powell è stato più cauto, affermando che i policymaker stanno ancora valutando le proprie mosse.

Forse, l’aumento di 525 punti base deciso nel corso delle 13 riunioni precedenti potrebbe essere stato sufficiente, senza contare che lo stesso Powell ha indicato l’inasprimento delle condizioni finanziarie come una delle ragioni principali della decisione della Fed. In effetti, un nuovo indicatore seguito dalla banca centrale Usa è quello che lega le condizioni finanziarie alla crescita economica: l’inasprimento delle prime (non a sorpresa, vista l’impennata dei rendimenti del Treasury a 10 anni) dovrebbe pesare sulla crescita e contribuire al rallentamento dell’inflazione. Tuttavia, i più curiosi si potrebbero domandare: “se le condizioni finanziarie sono così rigide, perché la crescita economica è rimasta robusta, il tasso di disoccupazione basso e l’inflazione ben al di sopra dell’obiettivo? La Fed ha fatto abbastanza? Molti investitori pensano di sì, ma alla luce dei recenti dati economici statunitensi, non ne siamo così sicuri.

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