La Via della Seta non cresce, ma sembrava importante per i mercati europei. Fa bene l’Italia ad uscirne?

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Via della Seta — L’Italia abbandona il progetto — 
La Via della Seta, nota anche come Belt and Road Initiative (BRI) è un progetto di sviluppo economico e infrastrutturale lanciato dalla Cina per promuovere la connettività tra l’Asia, l’Europa e l’Africa. Questa iniziativa avrebbe dovuto avere impatto significativo sui mercati europei, compreso quello italiano, ma secondo alcuni commentatori questo accordo ha prodotto più danni che benefici. E oggi l’Italia è il primo Paese al mondo ad uscire dall’accordo con la Cina. La decisone era attesa già dall’estate, quando ne parlarono Giorgia Meloni e il presidente USA Joe Biden. 
La via della seta marittima partendo dalla Cina settentrionale raggiunge quella meridionale, estendendosi agli odierni stati del Vietnam, delle Filippine, di Brunei, Siam, Malacca, Sri Lanka, India, Iran, Iraq, Egitto, Giordania, Siria. Ma non termina più in Italia, come avrebbe dovuto essere.
Che ragioni erano state invece individuate per entrare nel progetto anni fa?
Connettività e Infrastrutture: La Via della Seta mirava a migliorare l’infrastruttura di trasporto, incluse strade, ferrovie, porti e aeroporti. Ciò potrebbe facilitare il trasporto di merci tra l’Asia e l’Europa, rendendo più efficienti le catene di approvvigionamento e riducendo i costi di trasporto per le merci che attraversano l’Italia, facilitando così lo sviluppo del commercio tra l’Est e l’Ovest, e aprendo nuove opportunità per le imprese italiane di esportare i loro prodotti in mercati asiatici in crescita. Ciò potrebbe portare a una maggiore diversificazione delle esportazioni italiane.

Investimenti cinesi in Europa: Con la Via della Seta, la Cina ha fatto inizialmente ingenti investimenti in infrastrutture in Europa, ma la crisi internazionale intervenuta negli anni ha reso molto meno efficace il suo intervento. L’Italia è stata uno dei primi Paesi europei a firmare un memorandum d’intesa con la Cina sulla BRI, sperando in investimenti cinesi significativi in progetti infrastrutturali italiani. Questi investimenti, che avrebbero potuto stimolare la crescita economica e creare posti di lavoro, sono quindi ormai sfumati, così come, parrebbe, una maggiore cooperazione diplomatica tra la Cina e l’Italia. Si riduce sensibilmente il progetto di ammodernamento dei porti che avrebbero dovuto trasformare l’Italia in un hub logistico strategico, facilitando lo spostamento di merci tra l’Europa e l’Asia.

Comunque già in passato, al di là della recente decisione del governo italiano, la Via della Seta era oggetto di dibattito e preoccupazione, poiché alcuni osservatori sottolineava no possibili rischi economici, geopolitici e ambientali associati a questo progetto.  In particolare, lo spostamento degli interessi economici europei verso rotte orientali, a scapito delle rotte atlantiche, era il nodo di tensione che si era creato con gli Stati Uniti.

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Quanto la Via del Seta danneggia gli interessi USA e avvantaggia la Cina

La percezione degli effetti della Via della Seta sugli interessi degli Stati Uniti è oggetto di dibattito. Alcuni osservatori ritengono che ci siano potenziali impatti negativi, mentre altri sostengono che possano emergere opportunità di collaborazione e che l’iniziativa non debba necessariamente danneggiare gli interessi americani. 

Potenziali impatti negativi per gli interessi USA

Concorrenza economica. La Via della Seta era stata concepita proprio per aumentare la competitività della Cina, creando nuove rotte commerciali e influenzando la distribuzione globale della produzione. Ciò potrebbe minare la posizione economica degli Stati Uniti in alcune aree del globo, ma c’è di più. L’espansione delle infrastrutture cinesi potrebbe portare a una maggiore influenza geopolitica della Cina in diverse parti del mondo e minare l’influenza degli Stati Uniti in termini di dinamiche geopolitiche.
Sicurezza. A ciò si aggiungono le preoccupazioni per la sicurezza informatica e la dipendenza da tecnologie cinesi, con implicazioni per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti.

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Possibili opportunità che vanno esaurendosi

Collaborazione economica. In alcuni casi, gli Stati Uniti avrebbero potuto beneficiare della Via della Seta attraverso opportunità di collaborazione economica. Ad esempio, le imprese americane potrebbero partecipare a progetti infrastrutturali o trovare nuovi mercati di esportazione.
Stabilità economica globale. Una maggiore connettività e crescita economica in molte regioni potrebbero contribuire alla stabilità economica globale, il che a sua volta può essere vantaggioso anche per gli Stati Uniti.
Diplomazia e coordinamento. La partecipazione degli Stati Uniti potrebbe aiutare a mitigare alcune delle preoccupazioni e dei rischi associati alla Via della Seta, promuovendo la trasparenza, la sostenibilità e la conformità a standard internazionali.

In sintesi, la questione è complessa e dipende dalla capacità degli Stati Uniti di navigare attraverso le dinamiche in evoluzione di geopolitica ed economia globali. Tuttavia, è importante notare che alcune critiche espresse dagli Stati Uniti si concentrano anche su aspetti più generali dei rapporti con la Cina, e in particolare sulla percezione di un indebitamento eccessivo non solo di quella che ormai si è rivelata la seconda potenza economica mondiale, ma anche dei Paesi coinvolti lungo la Via della Seta. Senza dimenticare la mancanza di trasparenza di alcuni progetti.