Obbligazioni corporate investment grade globali, un settore adatto a tutte le stagioni

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Tra le tante caratteristiche interessanti degli investimenti in obbligazioni corporate IG globali vi è la variegata gamma di fattori alla base dei loro rendimenti, che fornisce due principali vantaggi agli investitori:

• L’ampia varietà di fattori consente di diversificare all’interno della strategia. Ad esempio, la correlazione tra tassi e spread creditizi è spesso ridotta, soprattutto nei periodi di stress del mercato. Pertanto, quando gli spread creditizi si allargano, in genere ciò è controbilanciato in una qualche misura dalla componente del portafoglio rappresentata dai tassi.

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• Per un gestore patrimoniale attivo, disporre di un’ampia gamma di driver significa avere un maggior numero di potenziali fonti di alfa/extra rendimenti.

È possibile classificare i fattori alla base dei rendimenti delle obbligazioni corporate globali in sei componenti:

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Esposizione ai tassi

Il mercato delle obbligazioni corporate globali è esposto per circa il 70% all’America del Nord e per quasi il 25% all’Europa (all’8 agosto 2023).

Nel caso delle obbligazioni di alta qualità, utilizzare le ponderazioni di mercato per valutare rischio ed esposizioni può essere fuorviante. Prese isolatamente, infatti, le ponderazioni non sono sufficienti quando si intende valutare e costruire un portafoglio obbligazionario. È per questo che la maggior parte dei professionisti dell’investimento obbligazionario concepisce il posizionamento in termini di contributo al rischio di tasso d’interesse o di credito. Per quanto riguarda il rischio di credito, indicatori come la spread duration e il duration times spread (DtS) possono contribuire a fornire un quadro più completo quando utilizzati insieme alle ponderazioni di mercato per comprendere l’allocazione e l’esposizione ai rischi di un certo portafoglio.

Nell’ultimo decennio, tra l’altro, il tasso d’interesse complessivo (ovvero la duration) del mercato globale delle obbligazioni corporate è costantemente aumentato, sebbene l’indice abbia sperimentato un calo significativo nel 2022 a causa soprattutto del brusco sell-off del mercato IG. Questa componente di duration può contribuire positivamente o negativamente ai rendimenti del settore corporate nel suo complesso, a seconda dell’andamento generale dei rendimenti dei titoli di Stato a livello globale. Ad esempio, in presenza di una lieve recessione nel corso della quale i tassi d’interesse dovessero iniziare a scendere, le obbligazioni IG potrebbero offrire un certo grado di resilienza grazie al loro profilo di duration più lungo rispetto ai titoli corporate high yield.

Esposizione a Paesi e aree geografiche

L’universo delle obbligazioni corporate IG globali è composto da titoli di emittenti provenienti da 65 Paesi, il che dimostra la natura globale dell’indice.

Non sorprende che a dominare siano gli USA, con circa metà del mercato composto da emittenti con sede negli Stati Uniti. L’altra metà dell’indice è composta da emittenti da tutto il resto del mondo.

Esposizione valutaria

Dato che i rendimenti obbligazionari sono spesso penalizzati dalle oscillazioni valutarie, i portafogli incentrati sulle obbligazioni corporate globali sono in genere sottoposti a copertura valutaria. Di conseguenza, sebbene il rischio di mercato sia di natura globale e gli emittenti abbiano sede in varie parti del mondo, le oscillazioni valutarie non rappresentano in linea generale una componente dei rendimenti del portafoglio.

Anche nel caso di una copertura “perfetta”, si verificheranno comunque delle oscillazioni minime dato che i tassi d’interesse forward a breve termine variano nel corso del mese (la copertura valutaria viene tendenzialmente messa in atto dai fornitori degli indici con cadenza mensile alla fine di ogni mese) e i rinnovi delle coperture ne risentiranno quindi in qualche misura.

Rating creditizi

Generalmente a ogni emissione obbligazionaria viene assegnato un rating creditizio da almeno una delle tre maggiori agenzie di rating (S&P, Moody’s e Fitch). Possiamo pertanto raggruppare tutte le obbligazioni con lo stesso rating per delineare un quadro del profilo del rischio di credito complessivo nel mercato.

Nell’ultimo decennio la qualità creditizia complessiva dell’indice è calata. Inoltre, due tendenze più a lungo termine in ambito creditizio sono:

· L’incremento ormai evidente delle dimensioni della componente BBB dell’indice (pari oggi a circa il 50% del mercato nel suo insieme.

· L’incremento complessivo dell’indebitamento aziendale nell’universo corporate.

Settori e industrie

Gli investimenti obbligazionari corporate sono suddivisi in tre grandi categorie industriali: prodotti industriali, servizi finanziari e servizi di pubblica utilità. All’interno di queste industrie esistono numerosi settori, a loro volta ulteriormente suddivisi in sottosettori.

Naturalmente, per ciascuno di questi settori e sottosettori, le emissioni provengono in genere da molteplici aree geografiche (ad es. non solo banche statunitensi ma anche francesi, svizzere, britanniche, australiane ecc.).

Uno tra i più importanti cambiamenti dell’indice negli ultimi 10 e più anni è stata la riduzione della ponderazione del settore bancario. Le banche, infatti, hanno ridimensionato i propri bilanci in seguito al deleveraging che ha avuto luogo dopo la crisi finanziaria globale. Il settore tecnologico, allo stesso tempo, ha assunto una posizione molto più importante nell’indice.

Emittenti ed emissioni

Gli indici del mercato delle obbligazioni corporate globali sono composti da oltre 2800 emittenti corporate e da circa 15.000 diverse emissioni obbligazionarie. Anche se non tutti i titoli sono negoziati attivamente, esiste chiaramente una gamma molto ampia di gestori degli investimenti con una presenza globale e dotati di ottime risorse per fare ricerche sui titoli sottovalutati e individuarli.

Sintesi

L’universo delle obbligazioni corporate IG globali è molto variegato. Questa varietà dà luogo a un terreno fertile affinché un gestore patrimoniale dotato di ottime risorse possa apportare sistematicamente valore ai rendimenti settoriali nell’arco del ciclo di mercato. Date le dimensioni dell’universo d’investimento, la selezione dei titoli bottom-up è cruciale per sfruttare le opportunità disponibili.