Argentina: il primo surplus finanziario del Paese in 12 anni. Ma… l’inflazione?

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Secondo i dati CEIC pubblicati a settembre 2023, le partite correnti dell’Argentina registravano un deficit di 6,1 miliardi di dollari, rispetto a un deficit di 6,7 miliardi di dollari nel trimestre precedente. Poi il 10 dicembre 2023 è esploso il fenomeno Javier Milei con il suo piano fiscale concretizzato nell’eliminazione per decreto dei fondi fiduciari pubblici. Il risultato fiscale di gennaio è stato diffuso sui social come: “Deficit zero non si negozia”, con il beneplacito del ministro dell’Economia, Luis Caputo.

Ora siamo a “il primo surplus finanziario del Paese in 12 anni”

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Il nuovo governo argentino ha avviato riforme economiche di emergenza svalutando significativamente la sua valuta di oltre il 50%. Il 12 dicembre, il tasso di conversione del peso argentino è crollato dai 366 USD/ARS del giorno precedente agli 800 USD/ARS. Il suo tasso di cambio effettivo nominale (NEER) rispetto ai cinque principali partner commerciali (Brasile, Cina, Area euro, Stati Uniti, Messico ) crolla anch’esso di una grandezza simile: da 19,1 del 12 dicembre a 8,7 del 15 dicembre.

Il CEIC lo calcola utilizzando la ponderazione modificata dalla Banca dei regolamenti internazionali (BRI) per le prime cinque ponderazioni con il peso argentino, che rappresenta oltre l’80% delle ponderazioni NEER: real brasiliano (35,6%), renminbi cinese (25,2%) , Euro (19,7%), dollaro USA (15,9%), peso messicano (3,6%).

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A fine 2023 CEIC (an ISI Emerging Markets Group Company) aveva annunciato che avrebbe aggiunto ai sui servizi anche i dati prodotti da Grips Intelligence sull’e-commerce a livello di Paese. Il set di dati globali di Grips Intelligence è progettato per offrire approfondimenti tempestivi e precisi sulle tendenze di consumo globali, consentendo ulteriormente agli economisti e ai professionisti degli investimenti di comprendere le tendenze della vendita al dettaglio per mercato e categoria. In particolare, gli hedge fund, che fanno affidamento su variabili aggiornate al dettaglio e al consumo per la loro strategia di asset allocation, trarranno notevoli benefici dai Grips.

Inflazione fuori controllo

Milei aveva previsto uno scenario di iperinflazione, “superiore al 200%” ha dichiarato in un’intervista televisiva sul canale LN+. “El daño que causó la inflación es tremendo”; infatti i prezzi al consumo sono aumentati del 254% a gennaio su base annua.

Del resto i numeri al Congresso non aiutano il neo-presidente che si scontra con un’opposizione agguerrita che contrasta il disegno di legge di riforma. Infatti Milei ha dovuto ritirare il suo disegno di legge omnibus, ma mantiene la dollarizzazione come obiettivo. “Il governo ridurrà il deficit di cinque punti percentuali” ha affermato, senza fornire però una tempistica.

L’ultima volta che si era registrato un attivo di bilancio mensile era stato nell’agosto 2012 ma le politiche economiche di Milei con forti tagli alla spesa pubblica si scontra con un piano fiscale diverso dalle idee iniziali.

Le banconote da 2.000 pesos