Invecchiamento della popolazione: le opportunità nelle mid e small cap del settore sanitario

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Con il rapido invecchiamento della popolazione nelle grandi economie, la domanda di assistenza sanitaria è destinata a crescere rapidamente nei prossimi decenni. Entro il 2050, una persona su sei in tutto il mondo avrà 65 anni o più – una fascia di età che in genere spende tre volte di più per i servizi medici rispetto alle generazioni più giovani e un modello che contrasta con altre categorie di consumo che tendono a diminuire con l’invecchiamento. Sebbene il settore sanitario nel suo complesso possa trarre vantaggio dall’invecchiamento della popolazione, alcune delle maggiori opportunità di crescita potrebbero trovarsi nelle innovazioni che riguardano le patologie legate all’età. A nostro avviso, concentrarsi su queste aree di crescita – e sulle aziende di piccole e medie dimensioni che guidano l’innovazione all’interno di ciascuna di esse – potrebbe aiutare gli investitori a sfruttare al meglio il fattore demografico nel settore sanitario.

Le piccole e medie imprese guidano l’innovazione nel settore sanitario

L’invecchiamento della popolazione si sta verificando in un momento in cui un contesto normativo accomodante e una migliore comprensione della biologia delle malattie stanno portando a un’esplosione di terapie avanzate. Negli ultimi due decenni, il numero di farmaci approvati dalla Food and Drug Administration (FDA) statunitense è aumentato del 100%, con un record di 73 nuovi farmaci approvati nel 2023. Molti di essi sono stati sviluppati da aziende a piccola e media capitalizzazione. Le aziende biofarmaceutiche “emergenti” sono oggi responsabili del 65% delle molecole nella pipeline di ricerca e sviluppo (R&S), rispetto a circa un terzo nel 2001. Inoltre, nell’ultimo decennio, il numero di prodotti presentati per l’approvazione da parte delle aziende emergenti è quadruplicato. Una tendenza simile si sta verificando nei dispositivi medici, negli strumenti per le scienze della vita e nella produzione di farmaci.

Innovazione + invecchiamento = opportunità di crescita

La combinazione di innovazione e invecchiamento della popolazione sta creando un ciclo di feedback positivo per la crescita. Ad esempio, con il miglioramento delle tecniche chirurgiche grazie all’ausilio della robotica e di altri dispositivi, i risultati sono migliorati. In Giappone – una società che sperimenta un forte invecchiamento e dove circa il 30% della popolazione ha 65 anni e più e una persona su 10 ne ha almeno 80 – il numero di interventi alla colonna vertebrale è più che raddoppiato dal 2003, con la fascia anziana che copre una percentuale maggiore di interventi. Opportunità di crescita simili esistono anche per i nuovi farmaci. Consideriamo l’Alzheimer: più di 55 milioni di persone nel mondo sono affette da demenza, con quasi 10 milioni di nuovi casi diagnosticati ogni anno. L’Alzheimer è il tipo di demenza più comune e per decenni non sono stati messi a disposizione dei pazienti nuovi trattamenti. Le cose sono cambiate nel 2023, quando la FDA ha concesso la piena approvazione a Leqembi, il primo farmaco in grado di rallentare la progressione del declino cognitivo. Il lancio di un secondo farmaco è previsto per quest’anno e noi continuiamo a sperare in ulteriori innovazioni in questo settore, dato che le aziende e le autorità di regolamentazione si rendono conto della crescente domanda medica non soddisfatta.

Ridurre al minimo il rischio di ribasso

Questi tassi di crescita possono tradursi in grandi guadagni per gli investitori, ma la difficoltà intrinseca dello sviluppo e della commercializzazione di nuovi farmaci comporta anche rischi significativi. Nel settore biotecnologico, ad esempio, il 90% delle molecole che entrano in sperimentazione clinica non arriverà mai sul mercato. Tra le terapie che vengono lanciate, la nostra esperienza ci insegna che nel 90% dei casi gli analisti di Wall Street sottovalutano o sovrastimano le opportunità di mercato di un farmaco. Inoltre, le società sono soggette ai “capricci” della legislazione e dipendono dall’ottenimento di finanziamenti per la ricerca e lo sviluppo. Di conseguenza, gli investitori possono trarre vantaggio da un approccio più attivo agli investimenti nel settore sanitario a piccola e media capitalizzazione. La comprensione delle opportunità scientifiche e commerciali dei nuovi prodotti potrebbe contribuire a ridurre l’ampia disparità dei rendimenti azionari che il settore ha storicamente registrato. Inoltre, potrebbe aiutare gli investitori ad orientarsi tra i fenomeni del prossimo futuro.

Le valutazioni potrebbero produrre ulteriori rialzi

Nel 2023, le società biotecnologiche a piccola e media capitalizzazione sono state penalizzate dall’aumento dei tassi d’interesse e dalle distorsioni di mercato create dal COVID-19. A loro volta, molte valutazioni appaiono ora interessanti rispetto al mercato più ampio e alle medie di settore di lungo periodo. Le valutazioni convenienti e le promettenti pipeline hanno attirato le aziende biofarmaceutiche a grande capitalizzazione. Nei prossimi anni, infatti, queste aziende dovranno far fronte a una riduzione dei ricavi a causa della perdita della protezione brevettuale di molti prodotti blockbuster, il che rende fondamentale per le grandi aziende farmaceutiche correre ai ripari. Non a caso, negli ultimi mesi abbiamo assistito a un’accelerazione delle attività di fusione e acquisizione nel settore, con molte aziende che sono state acquisite con premi significativi. Solo nel quarto trimestre del 2023 sono state annunciate nove operazioni biotech per un valore pari o superiore a 1 miliardo di dollari, quasi la metà del totale dell’anno. A febbraio, Novo Nordisk ha dichiarato che avrebbe acquisito Catalent, un CDMO globale, per 16,5 miliardi di dollari per contribuire alla produzione di Wegovy, il popolare farmaco GLP-1 per la perdita di peso. A lungo termine, l’appetito per l’innovazione medica probabilmente non farà che aumentare. Con il calo dei tassi di fertilità e la crescita dell’aspettativa di vita negli Stati Uniti, in Europa, Giappone, Cina e in altre economie, la percentuale di popolazione anziana continuerà a salire. L’aumento della longevità potrebbe portare a nuove necessità mediche e a nuove opportunità di mercato per le aziende sanitarie innovative che cercano di affrontare queste sfide. Gli investitori devono tenersi pronti.