ll dilemma dei crediti deteriorati nel settore alberghiero italiano: NPL e prospettive future

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Il settore alberghiero italiano ha affrontato una serie di sfide significative dagli anni 2000, che hanno radicalmente modificato le sue dinamiche rispetto agli anni ‘90. Crisi economiche, dall’attacco alle Torri Gemelle nel 2001 alla crisi finanziaria del 2008, fino all’impatto devastante della pandemia da Covid nel 2020 e 2021, hanno messo a dura prova il comparto.

L’introduzione dell’IMU per gli immobili alberghieri nel 2012 ha ulteriormente complicato la situazione, creando difficoltà anche nei contratti di affitto e locazione. Gli sviluppi tecnologici, come il commercio elettronico e l’avvento delle OTA, hanno aggiunto ulteriore pressione al settore.

I criteri valutativi delle aziende alberghiere

Prima del 2008, il settore bancario adottava un approccio prevalentemente basato sulla garanzia immobiliare, trascurando spesso la valutazione della capacità delle imprese di generare reddito attraverso le proprie attività operative.

La logica bancaria precedente al 2008 si concentrava principalmente sulla concessione di prestiti basati su garanzie immobiliari piuttosto che sulla valutazione dettagliata della redditività e della gestione aziendale. Questa pratica ha portato a conseguenze negative, in quanto non tiene conto della complessità e della specificità del settore alberghiero, dove la capacità di generare reddito dalla gestione è cruciale per la sostenibilità finanziaria.

Questa mancanza di attenzione alla capacità delle imprese alberghiere di generare reddito ha avuto impatti diretti sulla loro capacità di rimborsare i prestiti. Poiché la valutazione delle garanzie immobiliari era prioritaria, la capacità gestionale delle imprese veniva spesso sottovalutata. Di conseguenza, molte imprese alberghiere hanno potuto ottenere finanziamenti basati esclusivamente sulla proprietà immobiliare, ma hanno poi incontrato difficoltà nel gestire adeguatamente il loro flusso di cassa per rimborsarli.

Dopo la crisi finanziaria del 2008, è diventato evidente che un cambio di prospettiva era necessario nel settore bancario. Le istituzioni finanziarie hanno cominciato a rivedere le loro pratiche di valutazione del rischio, dando maggior peso alla capacità delle imprese di generare reddito in modo sostenibile. Questo cambiamento ha portato a una maggiore attenzione alle performance operative e alla gestione finanziaria delle imprese, consentendo alle banche di valutare in modo più accurato il rischio associato ai prestiti nel settore alberghiero e in altri settori simili.

L’aspetto peculiare delle aziende alberghiere è che la gestazione di una crisi in questo settore è spesso più lunga rispetto ad altri comparti. Ad esempio, alcune aziende potrebbero non valorizzare adeguatamente la componente immobiliare, utilizzando contratti di affitto come ammortizzatori senza effettivamente pagarli ( pensiamo agli immobili di proprietà ), il che può portare a una gestione finanziaria a breve termine e non sostenibile nel medio lungo periodo.

Il risultato di tali pratiche operative è che molte crisi aziendali nel settore alberghiero, iniziate magari nel 2010, continuano a manifestarsi nel decennio successivo. Queste situazioni possono poi tradursi in crediti deteriorati o Non-Performing Loans (NPL), i quali, accumulandosi nei bilanci delle banche, costituiscono una minaccia per la stabilità finanziaria.

Si prevede che entro il 2025 ci sarà un aumento significativo di crediti deteriorati, i quali potranno ulteriormente mettere a rischio i bilanci delle banche e i patrimoni delle imprese coinvolte. Questa situazione mette in evidenza la necessità di una gestione più responsabile e sostenibile nel settore alberghiero, affinché le aziende possano affrontare le sfide economiche in modo più adeguato ai tempi e profittevole nel lungo periodo.

Se da una parte quindi lo sforzo è delle aziende che dovranno essere impegnate nell’adottare tecniche manageriali più adeguate all’attuale contesto anche con l’assistenza di professionisti e managerr adeguati, dall’altro il settore bancario non può permettersi di svalutare tutti i suoi crediti problematici ed inoltre la via giudiziaria del recupero non è la più idonea.

Vi è necessità quindi di comprendere anche nell’ambito dei crediti alberghieri, il cui sottostante è spesso un immobile il reale valore intrinseco al fine di trovare soluzioni atte alla salvaguardia di tutti gli interessi in campo. Spesso l’azione giudiziaria svaluta troppo l’asset immobiliare e ne allunga oltremodo i tempi di recupero.