Giornata Internazionale Donne e Ragazze nella Scienza, 11 febbraio. Webinar lunedì 12: Ordine degli Avvocati

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Donne e Ragazze nella Scienza

Un significativo e persistente divario di genere caratterizza da sempre la partecipazione femminile nelle cosiddette discipline STEM, ossia: Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica. Nonostante tale divario sia più o meno rilevante a seconda dei diversi contesti nazionali, e in molti casi la partecipazione femminile all’educazione universitaria abbia raggiunto livelli significativi, questa tendenza è generalmente riscontrabile in tutto il contesto globale. Le donne, anche se hanno compiuto enormi progressi verso una maggiore partecipazione all’istruzione superiore, sono ancora sottorappresentate in questi campi: solo il 28,8% delle donne a livello globale riesce ad affermarsi in ambito scientifico (Unesco 2022) e l’Italia è maglia nera con soltanto il 16,5% delle giovani che si laurea in facoltà scientifiche, contro il 37% dei maschi (Istat 2021). Un gap che nasce già nei primi anni di scuola e prosegue nel mondo del lavoro: nelle aree STEM solo un professore ordinario su cinque è una donna e tra i rettori, le donne sono appena 7 su oltre 80.

“Oggi, solo una ogni tre ricercatori d’ingegneria al mondo è una donna. Barriere strutturali e sociali impediscono alle donne e alle ragazze di entrare e progredire nella scienza. Questa ineguaglianza sta privando il nostro mondo di un enorme talento e forza di innovazione inespresse. Abbiamo bisogno delle prospettive femminili per assicurarci che la scienza e la tecnologia funzionino per tutti” – António Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite.

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Il Contributo delle Nazioni Unite

L’eguaglianza di genere è stato da sempre un tema di centrale importanza per le Nazioni Unite. La Commissione sullo status delle Donne (CSW), è il principale organo istituzionale internazionale esclusivamente dedicato alla promozione della parità di genere e all’emancipazione femminile. Nata come Commissione del Consiglio Economico e Sociale (ECOSOC), fu istituita nel 1946 con la Risoluzione 11 e successivamente implementata con la Dichiarazione di Pechino del 1995. e con il report del 2011 con lo scopo di favorire l’accesso e la partecipazione delle donne e delle ragazze nell’educazione, nella formazione, nella scienza e nella tecnologia, promuovendone la parità professionale nel campo. Il Nel 2013 l’Assemblea Generale adottò una Risoluzione sulla scienza, la tecnologia e l’innovazione per lo sviluppo, in cui riconosceva che un pieno ed equo accesso a questi campi per le donne e le ragazze fosse imperativo per acquisire una vera parità di genere.

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Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 5: Raggiungere l’uguaglianza di genere e l’autodeterminazione di tutte le donne e ragazze

L’obiettivo 5 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite è quello più di tutti incentrato sulla parità di genere e l’emancipazione femminile. Come già visto, l’eguaglianza, in questo senso, non è solo un diritto fondamentale, ma anche un fondamento necessario di un mondo più prospero e sostenibile. A questo scopo, l’obiettivo si articola in nove punti principali.
5.1: Porre fine, ovunque, a ogni forma di discriminazione nei confronti di donne e ragazze
5.2: Eliminare ogni forma di violenza nei confronti di donne e bambine, sia nella sfera privata che in quella pubblica, compreso il traffico di donne e lo sfruttamento sessuale e di ogni altro tipo
5.3: Eliminare ogni pratica abusiva come il matrimonio combinato, il fenomeno delle spose bambine e le mutilazioni genitali femminili
5.4: Riconoscere e valorizzare la cura e il lavoro domestico non retribuito, fornendo un servizio pubblico, infrastrutture e politiche di protezione sociale e la promozione di responsabilità condivise all’interno delle famiglie, conformemente agli standard nazionali
5.5: Garantire piena ed effettiva partecipazione femminile e pari opportunità di leadership ad ogni livello decisionale in ambito politico, economico e della vita pubblica
5.6: Garantire accesso universale alla salute sessuale e riproduttiva e ai diritti in ambito riproduttivo, come concordato nel Programma d’Azione della Conferenza internazionale su popolazione e sviluppo e dalla Piattaforma d’Azione di Pechino e dai documenti prodotti nelle successive conferenze
5.a: Avviare riforme per dare alle donne uguali diritti di accesso alle risorse economiche così come alla titolarità e al controllo della terra e altre forme di proprietà, ai servizi finanziari, eredità e risorse naturali, in conformità con le leggi nazionali
5.b: Rafforzare l’utilizzo di tecnologie abilitanti, in particolare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, per promuovere l’emancipazione della donna
5.c: Adottare e intensificare una politica sana ed una legislazione applicabile per la promozione della parità di genere e l’emancipazione di tutte le donne e bambine, a tutti i livelli.

Eventi ed Iniziative

Come ogni anno, la Giornata Internazionale delle Donne e Ragazze nella Scienza è l’occasione per aumentare la consapevolezza e sensibilizzare l’opinione pubblica verso le disparità di genere nel campo e il libero accesso di donne e ragazze alla ricerca. Segnaliamo a Milano, disponibile gratuitamente online, il webinar organizzato dal Comitato Pari Opportunità – Ordine Avvocati Milano “Crediamo profondamente nella diffusione di una cultura della solidarietà, dell’accoglienza e della condivisione come basi per costruire una società più giusta”.

Ordine degli Avvocati – lunedì 12 febbraio dalle ore 10 alle 13.