Mirabaud AM: con gli ultimi dati sull’inflazione USA, probabile taglio dei tassi della Fed a giugno

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Gli ultimi dati sull’inflazione statunitense sono in linea con la nostra previsione di un primo taglio dei tassi da parte della Federal Reserve a giugno, non prima. Se si considerano i dati dell’Indice dei prezzi a consumo (IPC) del mese scorso, i numeri sono sostanzialmente in linea con le aspettative di molti analisti, ma mostrano comunque un’inflazione in crescita e non in calo. Ad esempio, l’indice IPC core (al netto di generi alimentari ed energia) è salito allo 0,4% rispetto al mese precedente, con un aumento di 0,1 punti percentuali e un tasso annuale appena inferiore al 4% (3,9% a/a), ben al di sopra dell’obiettivo che la Fed si è posta per l’inflazione.

Nel dettaglio, i prezzi dei beni core sono scesi, mentre – dato meno incoraggiante – i prezzi dei servizi core sono aumentati. Da notare che la solida categoria degli “affitti figurativi” è stata trainata dalla forza degli affitti unifamiliari, ma anche la categoria dei prezzi degli “alberghi” e dei “biglietti aerei” ha registrato un’accelerazione. Tuttavia, non ci focalizzeremo troppo sull’impatto di queste ultime due categorie, poiché si tratta di segmenti volatili.

Continuiamo a sostenere che la Fed procederà con i primi tagli a giugno, e riteniamo che l’inflazione, pur dovendo far fronte a un percorso accidentato, sia destinata a scendere nel corso dell’anno. Ad esempio, l’ultima indagine della Fed di New York ha evidenziato come le aspettative mediane sull’inflazione siano scese. In effetti, l’inflazione attesa a tre anni si attesta ora al 2,4%, il valore più basso dall’inizio della raccolta dei dati.