Intelligenza artificiale. Prospettive a lungo termine e opportunità di investimento

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L’adozione dell’IA spinge il settore tecnologico in Borsa

Il migliore rendimento dei titoli tecnologici e dell’indice Nasdaq nel 2023 rispetto a quello dei listini azionari generali riflette il tasso di crescita esponenziale degli utili nel settore. Il trend dovrebbe continuare, dal momento che si prevede che l’IA generativa rafforzerà in modo significativo la produttività contribuendo per diversi miliardi all’economia globale. Agli investitori il progresso tecnologico offrirà grandi opportunità per beneficiare di una maggiore crescita degli utili aziendali.

Dopo aver dominato i mercati azionari nel 2023, i titoli tecnologici non mostrano segni di cedimento nel nuovo anno, con l’indice S&P 500 che ha già toccato un nuovo massimo sulla scia del dinamismo del settore.

Nonostante il contesto macroeconomico vacillante dello scorso anno, i mercati hanno superato le aspettative: il Nasdaq, fortemente improntato alla tecnologia, ha esibito uno straordinario +45% (FactSet, dati al 29/12/2023 (dollari USA), e l’indice S&P 500 ha generato un total return del 26%, con i cosiddetti “magnifici sette”, ossia Alphabet, Amazon, Apple, Meta, Microsoft, Nvidia e Tesla, che hanno contribuito per il 62% a tale risultato.

Questi rendimenti totali superiori riflettono il tasso di crescita esponenziale del settore tecnologico, i relativi utili e, naturalmente, l’entusiasmo per l’ascesa dell’intelligenza artificiale (IA) generativa.

Un cambiamento a lungo termine

L’IA generativa, entrata nella cultura popolare grazie ad applicazioni come ChatGPT, il motore di IA conversazionale sviluppato da OpenAI, può creare e produrre testo, immagini, video e molti altri tipi di contenuti. Può manipolare ed avvalersi di enormi serie di dati per generare risultati che vanno al di là delle capacità degli esseri umani. Pertanto, ha un immenso potenziale dirompente in numerosi ambiti. Inoltre, sarà alla base di nuove applicazioni in vari settori quali automotive, sanità e finanza.

Le speranze per il potenziale a lungo termine della tecnologia e dell’IA sono certamente alte; McKinsey & Company ritiene che l’IA generativa possa offrire all’economia mondiale un contributo pari a migliaia di miliardi, automatizzando attività che attualmente assorbono gran parte del tempo dei lavoratori.

Non c’è da stupirsi che il tema sia stato onnipresente all’incontro annuale del Forum economico mondiale di Davos, a gennaio. Di certo, gran parte dell’attuale retorica sull’IA e le sue applicazioni suggerisce che la fase di slancio è appena iniziata. La storia ci insegna che le precedenti rivoluzioni tecnologiche, da quella industriale a quella informatica, hanno dato un significativo impulso alla produttività. Una produttività più elevata dovrebbe tradursi in una crescita economica e in un tenore di vita migliori, che a loro volta dovrebbero incrementare i rendimenti in un’ampia gamma di settori.

Nuove opportunità

I progressi dell’IA fino ad oggi sono stati indubbiamente notevoli. Sebbene l’attenzione si sia concentrata principalmente sulle infrastrutture, come cloud computing, capacità di calcolo e semiconduttori, una miriade di settori ne trarrà vantaggio. Banche e finanza, catene di approvvigionamento, media, marketing, scienze della vita, robotica e medicina potrebbero esserne i principali beneficiari.

Inoltre, con l’IA che si sta verosimilmente facendo strada in diversi ambiti, numerosi settori dello spettro tecnologico sono destinati a esibire una crescita potenzialmente significativa.

Si prevede che il metaverso, che consente agli individui di interagire tra loro in spazi online condivisi, genererà 5.000 miliardi di dollari entro il 2030, un valore pressoché equivalente a quello dell’economia giapponese. Già indispensabile per lo sviluppo del metaverso, l’IA generativa rende ancora più agevole la trasformazione delle idee in esperienze e contenuti altamente realistici.

Peraltro, a fronte delle crescenti preoccupazioni per la sicurezza in rete, il mercato mondiale della cybersecurity dovrebbe assistere a una crescita incessante: secondo alcuni rapporti, infatti, potrebbe raggiungere 425 miliardi di dollari entro il 2030, in aumento rispetto ai 154 miliardi del 2022.

Politiche industriali a sostegno della crescita

I progressi nel campo dell’IA si traducono anche in miglioramenti nella progettazione e produzione di semiconduttori, poiché i chip richiedono una complessità sempre maggiore e quello dei semiconduttori è un business importante. A livello globale, il mercato dei semiconduttori ha registrato vendite pari a 600 miliardi di dollari nel 2021, ma si prevede che entro il 2030 raggiungerà quota 1.000 miliardi di dollari.

Anche le politiche governative contribuiscono a stimolare la crescita. Il CHIPS Act statunitense stanzia fondi per 52 miliardi di dollari a favore dell’innovazione tecnologica, con particolare riguardo alla progettazione e alla produzione nazionale di semiconduttori.

La prossima ondata

In seguito al rally del 2023, i titoli azionari statunitensi risultano sicuramente costosi e sarebbe poco saggio aspettarsi che nel 2024 il Nasdaq riesca a eguagliare la corsa dello scorso anno.

Tuttavia, a nostro avviso l’IA offrirà notevoli opportunità in termini di vantaggi derivanti da una maggiore crescita degli utili aziendali. Naturalmente, alcune società perderanno quote di mercato se non riusciranno a tenere il passo con i progressi tecnologici. Oltretutto, le modalità di regolamentazione e impiego dell’IA rivestono un’importanza fondamentale.

Ma il potenziale è sconfinato e le previsioni tendono in genere a sottovalutare il ritmo dello sviluppo e della diffusione di tecnologie. Abbiamo ragione di credere che questo tema eserciterà una forte influenza sui mercati e sugli investitori negli anni e nei decenni a venire. L’esposizione al settore tecnologico statunitense si è rivelata una strategia vincente nell’ultimo decennio e riteniamo che continuerà a esserlo anche nel prossimo futuro.