C’è vita al di fuori delle magnifiche sette

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Comgest, società di asset management indipendente specializzata in investimenti azionari con uno stile quality-growth e un approccio di lungo periodo, festeggia il superamento del traguardo di 1 miliardo di dollari di AUM per il suo fondo Comgest Growth America. Questo traguardo è stato raggiunto grazie a una forte performance del fondo che; ha sovraperformato l’S&P 500, godendo anche di una volatilità inferiore a quella dell’indice.

Il fondo ha un portafoglio concentrato di soli 30 titoli rispetto alle 502 società dell’indice. Dal lancio il fondo ha ottenuto un rendimento netto annualizzato del 14,1% rispetto al 12,6% dell’indice (classe di azioni USD I Acc), e si colloca nel terzo percentile dei fondi della sua categoria Morningstar in termini di rendimento aggiustati per il rischio a febbraio 2013.

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La maggior parte della sovraperformance del fondo non è dovuta ai cosiddetti Magnifici Sette. Sebbene Comgest abbia un’esposizione a cinque dei magnifici 7 tra cui Microsoft (la maggiore partecipazione del fondo), Apple, Alphabet, Meta e Amazon, negli ultimi tre anni i contributi alla performance di altre partecipazioni, come Oracle ed Eli Lilly, si sono rivelati più importanti, insieme a Intuit, Costco e Avery Dennison.

Il team d’investimento, con sede a Parigi, investe solo in società di qualità che ritiene possano garantire una crescita degli utili superiori al 10% annuo. Ciò si basa sulla convinzione che nel lungo periodo l’aumento dei prezzi delle azioni tenderanno a convergere con la crescita degli utili societari. Il team cerca inoltre un’elevata visibilità degli utili e società che operano in settori con forti barriere all’ingresso, potere di determinazione dei prezzi e società che forniscono prodotti o servizi “mission critical”, come i software essenziali per l’aumento della produttività.

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Justin Streeter, co-portfolio manager del fondo Comgest Growth America, ha dichiarato: ” Riteniamo che la stabilità del nostro team di investimento dedicato agli Stati Uniti, operativo dal 2009, unita al nostro orizzonte di investimento a lungo termine, sia stata la chiave per ottenere forti rendimenti. Si è parlato molto di come la performance dei mercati statunitensi sia stata guidata da sole sette società. Il nostro fondo dimostra che c’è vita nel mercato azionario statunitense anche al di fuori delle Magnifiche Sette, se si sa dove guardare. Deteniamo 5 delle Magnifiche Sette in portafoglio, ma se consideriamo gli ultimi tre anni, il contributo alla performance di questi titoli è inferiore per il nostro fondo rispetto all’indice, eppure siamo riusciti a fare meglio dell’S&P 500″. Questo grazie ad altre società forti in cui abbiamo investito, come il produttore di etichette Avery Dennison, lo specialista del trasporto intermodale J. B. Hunt e il fornitore di software fiscali Intuit”.