Welfare aziendale, l’andamento dei contratti di produttività

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Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociale ha pubblicato il consueto report mensile sui contratti di produttività. Quali sono le principali evidenze ?

Al 15 marzo 2024 sono 10.637 i contratti depositati e attivi presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: 734 in più nell’arco di un solo mese.  Il dato complessivo si compone 8.856 contratti aziendali e 1.781  contratti territoriali.

Ne beneficiano 3.445.579 lavoratori (+400.885 in un solo mese), a cui è corrisposto un premio annuo medio pari a 1.490,46 euro.

Degli 10.637 contratti attivi, 8.479 si propongono di raggiungere obiettivi di produttività, 6.591 di redditività, 5.343 di qualità, mentre 1.099 prevedono un piano di partecipazione e 6.382 prevedono misure di welfare aziendale. Prendendo in considerazione la distribuzione geografica, per Ispettorato del Lavoro competente, delle aziende che hanno depositato i 93.507 contratti ritroviamo che il 74% è concentrato al Nord, il 17% al Centro il 9% al Sud. Una analisi per settore di attività economica evidenzia come il 61% dei contratti depositati si riferisca ai Servizi, il 38% all’Industria e il 1% all’Agricoltura. Se invece ci si sofferma sulla dimensione aziendale si rileva che il 50% ha un numero di dipendenti inferiore a 50, il 35% ha un numero di dipendenti maggiore uguale di 100 e il 15% ha un numero di dipendenti compreso fra 50 e 99.

Viene evidenziato poi come sulla detassazione sul premio di produttività il Governo aveva deciso di puntare per sostenere la produttività delle imprese – e la restituzione ai lavoratori di quota parte dell’incremento della produttività – fin dalla Legge di bilancio 2023 (, con la conferma della misura nella Manovra per l’anno in corso L’aliquota per l’imposta sostitutiva, a partire dal 1° gennaio 2023, risulta così dimezzata rispetto al passato ed equivale al 5% degli importi corrisposti al singolo lavoratore beneficiario.

I 1.791 contratti depositati in queste prime settimane del 2024, sottolinea il Ministero, confermano l’attrattività dello strumento, con febbraio che, singolarmente, ha fatto registrare 782 nuovi contratti e una variazione percentuale del 49,8% rispetto allo stesso mese dell’anno passato.