Man Group: carenza di rame potrebbe mettere a rischio IA e decarbonizzazione

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Il rame viene utilizzato dall’uomo da oltre 10.000 anni. Oggi più che mai ha un ruolo chiave nel progresso tecnologico dell’umanità, dall’intelligenza artificiale alla riduzione delle emissioni.Ma la domanda di questo metallo, spesso sottovalutato, sta superando l’offerta, facendo salire i prezzi e potenzialmente ostacolando il ritmo dello sviluppo lungo queste due direttrici.

Le proprietà di alta conducibilità e leggerezza del rame lo rendono un materiale indispensabile per i cablaggi e le reti elettriche, che rappresentano circa il 90% dell’utilizzo globale di rame.
L’elettricità e il rame sono elementi cruciali sia per l’intelligenza artificiale che per l’energia rinnovabile. L’intelligenza artificiale necessita di infrastrutture come i data center per ospitare ed elaborare la grande quantità di dati, l’energia rinnovabile di turbine eoliche e di batterie per i veicoli elettrici (EV) per soddisfare gli obiettivi di sostenibilità. Questo determinerà nei prossimi anni una crescita della domanda strutturale di rame.

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I data center sono una componente fondamentale di una rapida diffusione delle tecnologie di intelligenza artificiale e la domanda di energia elettrica è destinata a impennarsi a mano a mano che verranno costruiti più data center per supportare l’intelligenza artificiale. Un rack tradizionale in un data center necessita in genere di 10-15kW di potenza. Se si confronta questo dato con i 40-60kW di potenza necessari per i rack AI-ready con GPU (Graphics Processing Unit) ad alto consumo energetico, si ottiene un consumo di energia e di raffreddamento da 4 a 6 volte maggiore.1
Per avere un’idea delle dimensioni della domanda prospettica di energia elettrica, occorre considerare che nel 2022, solo negli Stati Uniti, i data center hanno consumato 17GW di energia. Entro la fine del decennio, si stima che il fabbisogno energetico dei data center raddoppierà fino a 35GW2. Nel considerare questa crescita, occorre tenere presente che le stime sull’espansione dei data center derivanti dalla penetrazione dell’intelligenza artificiale sono ad uno stadio iniziale e probabilmente sottostimano la domanda finale. John Gray, COO di Blackstone, in una recente call sui risultati con gli investitori ha dichiarato che, secondo le sue previsioni, nei prossimi cinque anni le aziende tecnologiche investiranno 1.000 miliardi di dollari nell’IA e che la maggior parte di questi investimenti sarà destinata ai data center.3

Questa domanda incrementale di energia probabilmente verrà soddisfatta dalle tecnologie di energia pulita tanto quanto dalle fonti di energia tradizionali. Ma anche l’energia pulita consuma una quantità enorme di rame.

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Quali implicazioni per la domanda di rame?

Sebbene le implicazioni siano ancora ad uno stadio iniziale per i mercati globali del rame, le prospettive fanno pensare che, per la domanda, ci siano forti spinte secolari. Si stima che siano necessarie circa 65.000 tonnellate di rame per ogni GW di potenza applicata.4 L’utilizzo del rame da parte dell’IA e dei data center si colloca in due aree principali: componenti nei data center come quelli per la distribuzione di energia, la messa a terra e le interconnessioni, e la produzione di elettricità addizionale per alimentare e raffreddare il data center.
L’utilizzo effettivo del rame non rimarrà sempre lo stesso, poiché la fibra è una forma di connessione più efficiente, ma una maggiore intensità di elaborazione di dati richiederà un maggiore utilizzo di rame.
Se ipotizziamo che ogni anno negli Stati Uniti vengano costruiti data center da 3-5 GW di potenza applicata (e la corsa all’intelligenza artificiale non è certo solo statunitense), l’incremento potenziale della domanda di rame derivante solo dalla costruzione di data center negli Stati Uniti potrebbe oscillare tra lo 0,5-1,5% della domanda globale di rame. Sebbene possa sembrare insignificante, anche una carenza dell’1% potrebbe far precipitare il mercato in un deficit significativo.

Le energie rinnovabili spingono l’utilizzo del rame

Al di là delle applicazioni del rame nei data center, la necessità di maggiore quantità di energia elettrica stimolerà anche un aumento della produzione di energia pulita, potenzialmente sotto forma di reti diffuse (come ad esempio i pannelli solari e alle turbine eoliche). Si consideri che sono necessarie 4-5 tonnellate di rame per costruire una turbina eolica terrestre o un pannello solare per generare 1-3MW di energia.5

Se a ciò si aggiunge la crescente diffusione delle batterie per veicoli elettrici, la spinta verso la sostenibilità ha come conseguenza involontaria il consumo di una risorsa limitata. Un veicolo tradizionale con motore a combustione interna utilizza una frazione del rame contenuto in un veicolo elettrico: 48 libbre per un motore a combustione contro 183 libbre per la batteria di un veicolo elettrico. Un’auto ibrida contiene 88 libbre di rame.
Con il mondo che si sforza di raggiungere l’obiettivo di zero emissioni nette nei prossimi tre decenni, si prevede che la domanda di rame crescerà da cinque a sei volte. Tuttavia, questa impennata potrebbe essere difficile da soddisfare, date le attuali limitazioni dell’offerta.

I vincoli nell’estrazione

L’approvvigionamento di rame è stato messo a dura prova dall’instabilità operativa e politica delle regioni in cui viene estratto, tra cui Congo, Kazakistan, Mongolia e America Latina. Si stima che nell’ultimo anno circa il 3-5% della produzione globale sia stata interrotta per questi motivi.
Inoltre, i tempi di sfruttamento del rame sono notoriamente lunghi. Una tipica miniera di rame richiede circa 10-15 anni per essere esplorata, sviluppata e messa in funzione. Non ci sono soluzioni rapide come i pozzi di gas di scisto nell’industria petrolifera, che possono essere operativi in pochi giorni.
A causa di questi fattori, il mercato del rame si sta avviando verso un deficit significativo e un’impennata dei prezzi nei prossimi decenni che gli investitori non dovrebbero ignorare quando guardano al potenziale dell’IA e delle energie rinnovabili.