I meccanismi automatici nel sistema previdenziale italiano

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Il nostro sistema previdenziale prevede due meccanismi che in automatico lo adeguano all’invecchiamento della popolazione, considerando l’ evoluzione demografica del nostro Paese.

Il riferimento puntuale è alla revisione biennale dei coefficienti di trasformazione in funzione delle probabilità di sopravvivenza e all’adeguamento biennale dei requisiti minimi per l’accesso al pensionamento in funzione delle variazioni della speranza di vita. I due automatismi sono correlati nella periodicità (biennale) e nelle modalità di adozione (procedimento amministrativo, decreto direttoriale del Ministero del Lavoro di concerto con quello dell’Economia) ed hanno la funzione di coniugare le esigenze di sostenibilità finanziaria del sistema pensionistico, in considerazione dell’invecchiamento della popolazione con quelle di adeguatezza delle prestazioni

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Il recente Rapporto annuale della Ragioneria generale dello Stato indaga l’effetto di contrasto, , esercitato da tali meccanismi automatici in risposta ad eventuali deviazioni della speranza di vita rispetto al sentiero di crescita ipotizzato nello scenario nazionale base.

Una prima indicazione emerge dal confronto fra le simulazioni di sensitività relative alla speranza di vita e quelle che si sarebbero ottenute assumendo che i coefficienti di trasformazione e i requisiti di accesso al pensionamento fossero gli stessi dello scenario nazionale base. In altri termini, si delinea uno scenario virtuale secondo cui le deviazioni della speranza di vita rispetto allo scenario base, recepite negli scenari alternativi, non si traducono in una modificazione dei parametri normativi, secondo quanto previsto dalla legislazione vigente.  In un tale ipotetico contesto, una deviazione in aumento della speranza di vita produrrebbe un graduale innalzamento del rapporto fra spesa pensionistica e PIL con uno scostamento di circa 0,4 punti percentuali al 2045 e 1 punto percentuale alla fine del periodo di previsione individuato nel 2070. L’operatività dei meccanismi di adeguamento è in grado di compensare tale effetto, se valutato cumulativamente nel lungo periodo.

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Al fine di isolare il contributo di ciascuno dei due meccanismi automatici di adeguamento, è stato costruito poi un secondo scenario virtuale, in cui i coefficienti di trasformazione vengono adeguati nel tempo in funzione delle ipotesi di mortalità sottostanti all’alternativa demografica considerata a partire dalle revisioni con decorrenza 2025, in linea con quanto previsto dalla normativa vigente, mentre i requisiti di accesso al pensionamento restano quelli determinati in funzione delle ipotesi di speranza di vita sottostanti allo scenario nazionale base.

Il confronto con la simulazione precedente, che escludeva entrambi gli automatismi, consente di evidenziare il contributo specifico dell’adeguamento dei coefficienti di trasformazione, a fronte di uno scostamento dell’ipotesi di mortalità rispetto all’evoluzione dello scenario nazionale base. Come atteso, tale contributo risulta crescente nel tempo, sia per la gradualità dell’introduzione del sistema di calcolo contributivo che per la progressiva divaricazione delle ipotesi di mortalità. Alla fine del periodo di previsione, la differenza nel rapporto spesa/PIL si attesta attorno a 0,6 punti percentuali.

Diversamente, il confronto con la simulazione in cui entrambi i meccanismi vengono applicati  mostra l’effetto imputabile all’adeguamento dei requisiti di accesso al pensionamento. Tale effetto è importante in termini di sostenibilità finanziaria, comportando un contenimento del livello di spesa in rapporto al PIL per buona parte del periodo di previsione (fino al 2070) e, in particolare, quando ancora il sistema di calcolo della pensione è parzialmente basato sul metodo retributivo.

Si evidenzia, in particolare, che l’adeguamento dei requisiti di accesso al pensionamento si traduce, nel lungo periodo, in un aumento del livello medio delle prestazioni, per via della maggiore anzianità contributiva e dei più elevati coefficienti di trasformazione, solo parzialmente compensato dalla revisione periodica di questi ultimi.