Gruppo Cariparma Crédit Agricole
Utile netto primo semestre 2015 a 141 milioni in raddoppio rispetto al 2014 trainato dal miglioramento della gestione operativa; posizione patrimoniale solida e livelli più che adeguati di liquidità
In data 28 luglio 2015 il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Cariparma Crédit Agricole, presieduto dal Presidente Ariberto Fassati, unitamente a Giampiero Maioli, CEO del Gruppo e responsabile del Crédit Agricole in Italia, ha approvato il bilancio semestrale 2015.
Il perimetro del gruppo risulta principalmente composto da Cariparma S.p.A. (capogruppo), Banca Popolare FriulAdria S.p.A., Cassa di Risparmio della Spezia S.p.A. e Crédit Agricole Leasing Italia S.r.l., consolidate integralmente.
SINTESI DATI DI GRUPPO
Dati economici
– Utile Netto di Gruppo a 141 milioni (in raddoppio rispetto allo stesso periodo del 2014, +53% a/a, escludendo l’impatto dell’imposta straordinaria pagata nel 2014 relativa alla rivalutazione delle quote in Banca d’Italia)
– Risultato ante imposte a 226 milioni (+52% a/a)
– Proventi Operativi Netti a 915 milioni (+8% a/a)
– Oneri Operativi a 475 milioni (stabili a/a)*
– Risultato Gestione Operativa a 440 milioni (+20% a/a)*
– Costo del credito a 200 milioni (-4% a/a)
Dati patrimoniali
– Patrimonio Netto di Gruppo a 4,8 miliardi (+2% a/a)
– Crediti verso Clientela pari a 36,8 miliardi (+1% a/a)
– Massa Amministrata pari a 95,9 miliardi (+6% a/a)
– Raccolta diretta pari a 36,7 miliardi (+2% a/a)
– Raccolta indiretta pari a 59,2 miliardi (+9% a/a)
– Raccolta gestita a 25,0 miliardi (+21% a/a)
Ratio di Gruppo
– Cost/Income ratio a 52% *
– ROE al 6%
– ROTE al 10%
– Common Equity Tier 1 a 11%
– Tier Total a 13,3%
* escludendo il costo per il Single Resolution Fund
CONFERMATA LA SOLIDITÀ PATRIMONIALE DEL GRUPPO; REQUISITI DI LIQUIDITÀ PIU CHE SODDISFACENTI
Il Gruppo Cariparma Crédit Agricole conferma la sua posizione patrimoniale solida: l’indicatore di Common Equity Tier 1 si posiziona all’11% ed il Total Capital ratio al 13,3%. Più che soddisfacente anche il livello di liquidità: l’indicatore LCR si posiziona al 123%.
Le masse intermediate del Gruppo raggiungono i 133 miliardi di euro, in crescita del +5% rispetto a giugno 2014.
La raccolta diretta, pari a 37 miliardi di euro, è in crescita del +2% a/a. La raccolta indiretta si attesta a 59 miliardi di euro (+9% a/a): positiva la performance della raccolta gestita, che ha beneficiato anche di un contesto tassi favorevole (alla fine del primo semestre 2015, la crescita dello stock di raccolta gestita è pari a 4 mld , +21% a/a).
Gli impieghi clientela, pari a 37 miliardi di euro, mostrano un trend di ripresa (+1% a/a): in particolare si conferma positiva la produzione del comparto mutui casa (grazie all’erogazione di circa 11.000 prestiti nei primi sei mesi dell’anno, +44% a/a). Sul fronte del sostegno delle aziende continua l’impegno del Gruppo nel settore agro-alimentare, nel quale si contano oltre 30 mila clienti ed impieghi in crescita del +8% a/a, confermando l’importanza del segmento per il Gruppo.
In crescita la clientela, supportata anche dall’orientamento crescente del Gruppo verso il digitale e la multicanalità che consente di intercettare i nuovi target di clientela evoluta: nel semestre sono stati circa 55.000 i nuovi clienti acquisiti.
IN UN CONTESTO ECONOMICO CHE MOSTRA SEGNALI DI RIPRESA, IL GRUPPO CARIPARMA CRÉDIT AGRICOLE HA CONSEGUITO NEL PRIMO SEMESTRE 2015 UN RISULTATO NETTO IN FORTE CRESCITA E PARI A 141 MILIONI DI EURO, TRAINATO DAL PROGRESSIVO MIGLIORAMENTO DELLA GESTIONE OPERATIVA
Il Gruppo Cariparma Crédit Agricole ha conseguito un utile netto nel semestre pari a 141 milioni di euro (in raddoppio rispetto alla performance del I semestre 2014; +53% escludendo l’impatto dell’imposta straordinaria pagata nel 2014 relativa alla rivalutazione delle quote in Banca d’Italia), evidenziando un tendenziale progressivo di crescita negli ultimi sette trimestri. La performance è trainata dal miglioramento della gestione operativa e dalla flessione progressiva del costo del credito. Il ROTE si posiziona al 10%.
La gestione operativa registra un risultato di 440 milioni di euro, in crescita del +20% a/a, con un cost/income che si posiziona al 52% in riduzione di 5 p.p. a/a. Il dato non include lo stanziamento della quota annua relativa al Fondo Unico di Risoluzione Bancaria (Single Resolution Fund) pari ad un costo di 7 milioni di euro, registrato nel primo trimestre 2015 e classificato nelle spese amministrative.
I proventi, che crescono del +8% a/a, evidenziano un trend di progressivo miglioramento semestre su semestre a partire dal 2013. Il margine di interesse è in crescita del +2% a/a, sostenuto dalle azioni di riduzione del costo della raccolta con clientela e dalla nuova produzione di impieghi a medio lungo termine. Le commissioni crescono del +12% a/a, trainate dallo sviluppo del comparto Wealth Management (commissioni +29% a/a). I costi operativi sono sotto controllo (-0,5% a/a), grazie ai benefici derivanti dalla revisione del modello commerciale e agli attenti processi di gestione della spesa.
PER IL GRUPPO CARIPARMA CRÉDIT AGRICOLE SI CONFERMA UNA QUALITÀ DELL’ATTIVO SUPERIORE ALLA MEDIA DI SISTEMA: MINOR INCIDENZA DELLE SOFFERENZE E AUMENTO DEI LIVELLI DI COPERTURA DEI DETERIORATI
Continua il rafforzamento del modello e dei sistemi a presidio del costo del credito: le nuove politiche del credito, le azioni gestionali attivate su tutta la filiera (concessione, monitoraggio e recupero) e l’industrializzazione dei processi hanno portato ad un trend di progressivo contenimento degli accantonamenti (200 milioni di euro nel primo semestre 2015, -4% a/a e in linea con le attese).
L’indicatore del costo del credito si posiziona a 109 bps (vs 115 bps a giugno 2014).
In crescita i livelli di copertura dei crediti deteriorati, che si attestano al 40%, ed in sofferenza pari al 58%; si conferma limitata l’incidenza delle sofferenze sui crediti netti pari al 3,1%.
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