Berlino, l’economia ha perso terreno

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Lo ammette la Bundesbank nell’analisi del terzo trimestre. La produzione industriale ha perso slancio, ma il trend di fondo resta solido

Tra luglio e settembre l’economia tedesca ha registrato un rallentamento. Lo certifica la Bundesbank nel suo ultimo bollettino mensile in cui ha analizzato le statistiche del terzo trimestre dell’anno.
A segnare il passo è stata soprattutto la produzione industriale, anche se la banca centrale sottolinea che nel complesso il trend di fondo dell’economia nazionale resta solido.

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Andando nel dettaglio, la Bundesbank segnala che l’export industriale ha ritracciato tra luglio e settembre dai livelli relativamente alti toccati in precedenza, gli ordini hanno ripiegato e le esportazioni nominali si sono anch’esse allontanate dai massimi.
In compenso, i consumi privati restano stati solidi, la crescita dell’occupazione ha accelerato e il reddito disponibile delle famiglie è aumentato, anche grazie al netto calo dei prezzi dell’energia.

Berlino ha limato al ribasso la stima di crescita del Pil per quest’anno a 1,7% dalla precedente previsione di 1,8%, a causa del rallentamento dell’economia cinese e di altri mercati emergenti, confermando tuttavia la proiezione di crescita di 1,8% per l’anno prossimo.

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