Il petrolio recupera quota 49 dollari

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Il Brent viaggia sui massimi da 7 mesi grazie a momentanei problemi alla produzione in Nigeria. Il Wti americano segna 47,34 dollari al barile

Come ha sostenuto nei giorni scorsi l’Opec, il cartello dei Paesi esportatori, e l’Aie, l’agenzia internazionale per l’energia, ora anche la banca d’affari Goldman Sachs stima che la fase di eccesso di offerta del mercato petrolifero sia sostanzialmente superata, e che ci si sia orientati verso un leggero deficit rispetto alla domanda.
Stando alle quotazioni del greggio di oggi, queste valutazioni sembrerebbero confermate.

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Il Brent del Mare del Nord ha superato quota 49 dollari al barile, sui massimi da 7 mesi, spinto sia da momentanei problemi alla produzione in Nigeria, sia probabilmente dal mutamento delle prospettive del mercato.
Il greggio Brent è infatti arrivato a toccare quota 49,07 dollari nel corso degli scambi, in rialzo di oltre 1,20 dollari.
Quanto al Wti americano (il West Texas Intermediate), il prezzo è arrivato a 47,34 dollari al barile, in rialzo di 1,14 dollari.

Si vedrà nei prossimi giorni se la tendenza al rialzo delle quotazioni sarà confermata o si tratterà dell’ennesima speculazione di breve periodo.
Come è noto, il crollo dei prezzi del petrolio negli ultimi due anni è stato accompagnato proprio dall’eccesso di offerta.

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